DEFINIZIONI
Analizzeremo
il modo con cui la sofferenza si presenta all'uomo; è un'analisi
difficile perché vi sono varie confusioni dovute a:
a) l'origine
della sofferenza
b) la
soggettività della sofferenza
c)
terminologia poco precisa.
- L'origine
della sofferenza è causata:
- da cedimenti
naturali: terremoti, inondazioni, vecchiaia, malattie, morte;
- dal male
proveniente dalla libera scelta (peccato) dell'uomo che desidera sfruttare
e dominare il suo prossimo;
- dal travaglio
che accompagna tutto il processo della crescita umana;
- dalla compassione:
cioè la passione provata davanti alla sofferenza dell'altro.
- La
soggettività della sofferenza varia in funzione:
- dell'età:
un bebè non vive la sofferenza come una persona adulta;
- della
Persona: un uomo nella sua piena forza fisica, o un uomo indebolito da una
lunga prova;
- della
fede e del suo contenuto: un credente o un non-credente, un cristiano o un
musulmano, non vivranno la sofferenza nella stessa maniera. Infatti l'uomo
affronterà la sofferenza a seconda della teologia e della antropologia che
sostengono il suo credo. Inoltre la soglia della tolleranza varia a seconda
dello stile di vita e dell'abitudine o no agli agi;
- dei
tempi: la concezione della sofferenza nel 20° secolo è diversa da quella
del 2° o 3° secolo.
Conseguenza
importante:
Nessuna sofferenza si assomiglia; infatti una stessa aggressione sarà sentita e
vissuta in modo totalmente differente da due persone, poiché intervengono
differenti fattori:
fisiologici - psicologici,
socio-culturali - spirituali
- La
terminologia: confusione fra i tre seguenti livelli:
- la
causa (il male, il peccato, la malattia o l'accidente).
- La
conseguenza immediata (dolore fisico, psico-affettivo o spirituale).
- Vissuto
cosciente dell'avvenimento (la sofferenza) che ne è la conseguenza a
lungo termine.
EMMANUELE
FONTE :
Titolo : Corso di guarigione; Autore: Laura Casali
Nessun commento:
Posta un commento