mercoledì 12 novembre 2014

CHI AIUTA GLI SPOSI?



           Fino a pochi anni fa, la famiglia veniva data per scontata, quasi come l'acqua o l'aria. C'era, semplicemente. Da li si passava, inevitabilmente, lamentandosi magari, ma senza metterla troppo in discussione, anzi.


            E la stessa cosa valeva per il matrimonio che è all'origine della famiglia. Certo, le basi teoriche per spiegare il grave pericolo che sta attraversando la famiglia oggi esistevano da molto tempo: dal testo del padre del marxismo Friedrich Engels (1820-1859) dove viene teorizzato il superamento della famiglia, al femminismo radicale di Margaret Sanger (1879-1966). Mancava l'occasione perché queste idee sostenute da piccole minoranze diventassero di massa.

            Ci voleva una rivoluzione culturale e venne il Sessantotto, con i suoi miti e le sue icone ostili alla famiglia, con Simone Beauvoir (1905-1986) e il "suo" Sartre, con la rivoluzione sessuale, il divorzio e l'aborto. Da quell'anno la malattia entrò dentro le famiglie, colpendo i rapporti fra i genitori e fra questi e i figli. Non si trattava più soltanto di un'ideologia professata da alcuni, ma di un virus che tutti cominciarono a respirare, anche coloro che credevano nel valore della famiglia fondata sul matrimonio indissolubile, e anche coloro che amavano profondamente la loro famiglia. Anche costoro sentirono quel virus penetrare nei rapporti di coppia, nelle relazioni con i figli, perché la coppia e i figli vivono in quella società infettata da questo virus. Infine, quest'ultimo ha trovato nel 1994 e nel 1995 il sostegno dell'Onu, come ha denunciato in modo drammatico san Giovanni Paolo II nell'Angelus del 29 maggio 1994, quando ha messo in campo il vangelo della sofferenza di fronte ai <<potenti del mondo>>, la "sua sofferenza" (era reduce da un nuovo ricovero di quattro settimane all'ospedale Gemelli): <<Perché la famiglia è minacciata, la famiglia è aggredita. Deve essere aggredito il Papa, deve soffrire il Papa, perché ogni famiglia e il mondo vedano che c'è un vangelo, direi, superiore: il Vangelo della sofferenza, con cui si deve preparare il futuro, il terzo millennio delle famiglie, di ogni famiglia e di tutte le famiglie>>.

            Ma contemporaneamente, in gran parte proprio dall'esperienza della fede cristiana nascevano realtà associative che si piegavano sulle ferite della famiglia, facendosene carico come il buon Samaritano. Ognuna con la propria specificità, queste associazioni hanno prevalentemente lo scopo di prevenire la crisi e di curarla appena si presenta.

EMMANUELE
FONTE: Rivista "IL TIMONE"

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari