mercoledì 24 settembre 2014

VITA DI S. AGOSTINO 3



Agostino giudice
 
            Con continuità ascoltava le cause e giudicava, talvolta fino all'ora di colazione, altre volte per l'intera giornata rimanendo a digiuno; e in quest'attività considerava il valore delle anime cristiane, quanto ciascuno progredisse nella fede e nei buoni costumi, ovvero regredisse.


Concili e ordinazioni

            Quando poteva, prendeva parte ai concili episcopali celebrati nelle diverse province`, ricercando in essi non il suo interesse ma quello di Gesù Cristo (Fil. 2, 21), perché la fede della santa Chiesa non riportasse danno e perché alcuni vescovi e chierici, scomunicati a ragione o a torto, fossero assolti oppure rimossi.

Semplicità di vita e libertà di spirito. Carità sopra tutto.

            Agostino, come ho detto, teneva una via di mezzo, non eccedendo né da una parte né dall'altra (Num. 20, 17). Usava di una mensa frugale e parca, che però fra la verdura e i legumi aveva qualche volta anche la carne, per riguardo agli ospiti o a qualcuno che non stava bene, e aveva sempre il vino: infatti Agostino conosceva e ripeteva le parole dell'Apostolo: Ogni creatura di Dio è buona e niente bisogna rifiutare di quel che si accetta con rendimento di grazie: infatti questo viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera (1 Tim. 4, 4 s.).
Chi ama calunniare gli assenti, sappia di non esser degno di questa mensa. Ammoniva così ogni invitato ad astenersi da chiacchiere superflue e dannose.

Carità e disinteresse

            Si ricordava sempre dei compagni di povertà e dava loro attingendo a quel che serviva per sé e per coloro che abitavano insieme con lui, cioè dalle rendite dei beni della chiesa e anche dalle offerte dei fedeli.

Amministrazione dei beni della Chiesa

            Delegava e affidava a turno ai chierici più abili l'amministrazione e tutti i beni della casa annessa alla chiesa, senza tenere per sé né chiave né anello, e quelli che erano stati preposti alla casa segnavano tutte le entrate e le uscite. Il rendiconto gli veniva letto alla fine di ogni anno, perché egli sapesse quanto si era ricevuto e quanto si era distribuito o rimanesse da distribuire. 

Autorità paterna. La legge del perdono Presìdi della castità Carità e prudenza. Umiltà e confidenza in Dio
Ultime vicende e morte (cc. 28-31)

Revisione dei libri. Orrori dell'invasione vandalica e assedio d'Ippona

            Poco tempo prima della morte fece una revisione dei libri che aveva composto e pubblicato, sia quelli che aveva scritto ancora da laico appena si era convertito, sia quelli che aveva composto quando era prete e vescovo: tutto quello che in essi notò che era stato scritto in difformità della regola di fede, quando egli non era ancora bene al corrente delle norme della Chiesa, tutto ciò fu da lui rivisto e corretto. Perciò egli scrisse anche due libri, che si intitolano Revisione dei libri.

A domani

EMMANUELE

FONTE:  SITO WWW.AUGUSTINUS.IT

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