Agostino giudice
Con
continuità ascoltava le cause e giudicava, talvolta fino all'ora di colazione,
altre volte per l'intera giornata rimanendo a digiuno; e in quest'attività
considerava il valore delle anime cristiane, quanto ciascuno progredisse nella
fede e nei buoni costumi, ovvero regredisse.
Concili e ordinazioni
Quando
poteva, prendeva parte ai concili episcopali celebrati nelle diverse province`,
ricercando in essi non il suo interesse ma quello di Gesù Cristo (Fil. 2, 21),
perché la fede della santa Chiesa non riportasse danno e perché alcuni vescovi
e chierici, scomunicati a ragione o a torto, fossero assolti oppure rimossi.
Semplicità di vita e libertà di spirito. Carità sopra tutto.
Agostino, come ho detto, teneva una via di
mezzo, non eccedendo né da una parte né dall'altra (Num. 20, 17). Usava di una
mensa frugale e parca, che però fra la verdura e i legumi aveva qualche volta
anche la carne, per riguardo agli ospiti o a qualcuno che non stava bene, e
aveva sempre il vino: infatti Agostino conosceva e ripeteva le parole
dell'Apostolo: Ogni creatura di Dio è buona e niente bisogna rifiutare di quel
che si accetta con rendimento di grazie: infatti questo viene santificato dalla
parola di Dio e dalla preghiera (1 Tim. 4, 4 s.).
Chi ama calunniare gli assenti, sappia di non esser degno di questa mensa. Ammoniva così ogni invitato ad astenersi da chiacchiere superflue e dannose.
Chi ama calunniare gli assenti, sappia di non esser degno di questa mensa. Ammoniva così ogni invitato ad astenersi da chiacchiere superflue e dannose.
Carità e disinteresse
Si
ricordava sempre dei compagni di povertà e dava loro attingendo a quel che
serviva per sé e per coloro che abitavano insieme con lui, cioè dalle rendite
dei beni della chiesa e anche dalle offerte dei fedeli.
Amministrazione dei beni della Chiesa
Delegava
e affidava a turno ai chierici più abili l'amministrazione e tutti i beni della
casa annessa alla chiesa, senza tenere per sé né chiave né anello, e quelli che
erano stati preposti alla casa segnavano tutte le entrate e le uscite. Il
rendiconto gli veniva letto alla fine di ogni anno, perché egli sapesse quanto
si era ricevuto e quanto si era distribuito o rimanesse da distribuire.
Autorità paterna. La legge del perdono Presìdi
della castità Carità e prudenza. Umiltà e confidenza in Dio
Ultime vicende e morte (cc. 28-31)
Revisione dei libri. Orrori dell'invasione
vandalica e assedio d'Ippona
Poco
tempo prima della morte fece una revisione dei libri che aveva composto e
pubblicato, sia quelli che aveva scritto ancora da laico appena si era
convertito, sia quelli che aveva composto quando era prete e vescovo: tutto
quello che in essi notò che era stato scritto in difformità della regola di
fede, quando egli non era ancora bene al corrente delle norme della Chiesa,
tutto ciò fu da lui rivisto e corretto. Perciò egli scrisse anche due libri,
che si intitolano Revisione dei libri.
A domani
EMMANUELE
FONTE: SITO WWW.AUGUSTINUS.IT
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