martedì 9 settembre 2014

I CRISTIANI IN IRAQ



Il vescovo ausiliare di Bagdad Shlemon Warduni in Italia per alcuni giorni ha raccontato in modo drammaticamente chiaro la situazione della comunità cristiana, e non solo, di cui è a capo:


“Tutti gli iracheni sono molto inquieti perché il nostro futuro è davvero oscuro…I leader dello Stato Islamico vogliono sradicarci da questa terra e toglierci ogni diritto, anche se noi cristiani viviamo qui dalla notte dei tempi …Tutto l’Occidente deve prendere sul serio quanto sta avvenendo in Iraq, perché l’intenzione del Califfato è quella di occupare il mondo intero a cominciare da Roma…Non basta accogliere alcuni rifugiati iracheni in Europa, ciò che occorre è risolvere il problema alla radice…
 
“Cosa sono stati capaci di fare agli yazidi! Molti bambini sono morti di sete, altri per malnutrizione, altri li hanno uccisi ... Alcuni di loro li hanno sepolti vivi ... E poi, una cosa terribile, sporca, immorale: prendere le ragazze, le donne e venderle al mercato!
Quindi, se tutta la comunità internazionale non sta attenta, penso che un giorno se li ritroverà davanti alle sue porte di casa e diranno: “Fuori!”...

…Non solo li cacciano via, ma prendono tutto quello che apparteneva loro, saccheggiano tutto, anche le piccole cose dalle mani dei bambini: a un bambino gettato per terra hanno tolto di mano una medicina, hanno perfino tolto gli orecchini a una bimba di due anni ... Una settimana fa hanno rapito una bimba di tre anni! Sono disumani!


La pace dei nostri villaggi è stata distrutta e la piana di Ninive e altre grandi città sono cadute sotto le armi dell’Is (Stato Islamico)… A Mosul, Ninive, che è cristiana da duemila anni, sono ormai da due mesi che non vi si sente alcuna preghiera cristiana, non c’è Santa Messa... e l’Occidente in tutta risposta sta dormendo”.
EMMANUELE
FONTE: Osservatorio sulla Cristianofobia

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