venerdì 9 settembre 2011

IL PADRE, GESU’ E NOI

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (5,19-24).
“In quel tempo. Gesù riprese a parlare e disse loro: "In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo.
20Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. 21Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. 22Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, 23perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
24In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita”.

Ciascuno di noi ha un legame più forte con una persona rispetto ad altre, senza il quale non sarebbe se stesso. Gesù questo legame ce l’ha con il Padre. Un legame che potremmo definire di “trasparenza”: guardando il Figlio tu guardi il Padre e lo conosci. Se Gesù parla di misericordia, di carità, se perdona i peccatori, guarisce gli ammalati, dona la vita sulla Croce, tu sai che Dio è così, non hai più dubbi sulla sua identità. Altro che un “Dio nuvoletta”. Noi crediamo in un Dio concreto che ha un volto umano, una voce umana, dei gesti e delle parole umani, che ha il nome Gesù.
E uno comincia a prenderlo sul serio quando si accorge di avere un problema che nessuno sa risolvere: quello della morte. E sentire Lui che ti dice: “Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole” ti viene la domanda: “Che non sia proprio lui la persona di cui ho bisogno?”. Ma qui sta la sorpresa. Lui non ti dà nessuna ricetta magica, nessuna pillola, nessuna cosa da fare per vincere la morte, perché la morte l’ha già vinta lui per tutti. Ti chiede solo di deciderti per la fede: “Chi ascolta la mia parola e crede in colui che mi ha mandato, ha la vita eterna”. Nell’ascolto o nel rifiuto di Gesù noi ci giochiamo il nostro destino. A noi la risposta.
Don Marcello

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