Cosa dicono i cittadini italiani della politica di questi primi sei mesi del 2011?
Cerchiamo insieme di capire cosa sta succedendo… partendo dai fatti :
Novembre 2010: alle primarie del centro sinistra, nonostante le indicazioni dei vertici del partito si distingue l’allora sconosciuto Pisapia;
Febbraio 2011: oltre un milione di persone scende nelle piazze italiane in difesa della donna come reazione alla presunta colpevolezza del Primo Ministro alle accuse di favoreggiamento alla prostituzione;
Maggio 2011 le elezioni amministrative portano risultati sorprendenti a Milano e Napoli evidenziando lo scollamento degli elettori dalle indicazioni dei partiti;
Giugno 2011: oltre 27 milioni di italiani partecipano ai referendum decidendo di dire la propria nonostante la campagna astensionista delle forze governative e il silenzio mediatico nei mesi precedenti.
Ciao,
RispondiEliminaci si potrebbe chiedere se il disagio e il malessere che i cittadini sentono nei confronti della classe politica sia da imputare solo alle deficienze di competenza e alle scarse capacità morali dei politici; il che mi sembra troppo comodo, troppo ingenuo e semplicistico.
Io penso che il bene comune di una nazione dipenda, salvo casi particolari, dalle qualità morali di tutti i suoi componenti, non solo da quelle dei politici, i quali sono in fondo l'espressione di ciò che in un dato momento una nazione si merita. Se i politici sono confusi, contraddittori, litigiosi, inaffidabili, corrotti ... è perché riflettono lo stato miserabile che in misura maggiore o minore è presente nel cuore di tutti noi.
L'unica cosa da fare sarebbe quella di lasciare che Qualcuno si prenda cura del nostro cuore malato per guarirlo, ma chi ha orecchie per intendere, occhi per vedere e una volontà docile per accettare simili verità e simile programma?
Un cordiale saluto
Eugenio