martedì 18 gennaio 2011

POLITICA E BENE COMUNE - II

Come possono i laici cristiani prepararsi ad un impegno politico?


Nella Lumen Gentium (Cap. IV, par. 31), vi è un espresso paragrafo dedicato ai laici dove viene indicata la vocazione propria di questo stato distinguendola da quella del Papa, preti e religiosi: “per loro vocazione, è proprio dei laici cercare il Regno di Dio, trattando le realtà temporali e ordinandole secondo Dio”.

Cercando di sviscerare questa definizione comprendiamo che i laici devono cercare il Regno di Dio attraverso tutte quelle realtà che costituiscono la vita quotidiana dell’uomo: la famiglia, il lavoro, la politica, la cultura, l’arte, lo sport…ordinandole secondo Dio, cioè agendo con l’intelligenza e la volontà nel rispetto dell’ordine stabilito da Dio nella creazione.

Nel rispetto di quanto ci ha indicato la Lumen Gentium, come può un laico impegnato in politica prepararsi per una sfida così impegnativa?

Giuseppe Lazzati sintetizza alcuni punti che secondo lui rappresentano la forza dei cristiani impegnati in politica:
  • Vivere una fede che porti a porre sempre al centro delle decisioni l’uomo senza lasciarsi sedurre da altri fini quali il potere, il possedere e l’apparire.
  • Formarsi e crescere con la Parola, i sacramenti e l’esercizio delle virtù.
  • Accrescere le competenze scientifico – tecniche nel settore di competenza e sviluppare una coscienza storica del passato, presente e futuro per poter agire secondo senso critico.
(tratto da “In politica da cristiani di C.M. Martini e G. Lazzati, Ed. Dialogo)

Samuele

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