venerdì 29 luglio 2011

COMMENTO AL VANGELO: “ENTRATE PER LA PORTA STRETTA”


Ringraziamo Don Marcello per il commento al Vangelo domenicale (Rito Ambrosiano)…

Qualsiasi pagina del Vangelo tu leggi, non ne trovi una che ti dia ragione tanto da poter dire: “Finalmente Gesù la pensa come me, la pensa come tutti”. Già domenica scorsa abbiamo visto la pagina rivoluzionaria delle beatitudini e del comandamento dell’amore. Allo stesso modo nel vangelo di oggi (Lc 13,22-30), Gesù ha un pensiero che non sia allinea con il pensiero di tutti.

Tutti propagandano la porta larga. Quella degli sconti, dei saldi, del “paghi due e prendi tre”, della lotteria milionaria, delle diete che fanno dimagrire senza smettere di mangiare, dei corsi che insegnano lingue straniere in pochi giorni, dei gratta e vinci, delle pillole che risolvono tutti i problemi … della felicità trovata bella e confezionata. Una propaganda che ha condizionato anche la nostra vita cristiana, mettendoci in testa che anche qui si possono ottenere gli sconti: che si può chiedere il perdono di Dio senza darlo agli altri, che si può chiedere l’Eucaristia senza viverne le esigenze, che si può amare Dio ma non il prossimo, in una parola che si può essere cristiani senza croce.

Gesù, invece, invita ad entrare per la “porta stretta”. Quella di donarsi agli altri, della libertà dalle cose e dalle persone, della lotta per la pace e la giustizia, dell’accoglienza delle persone povere e svantaggiate, della gratuità e del perdono, del pagare le tasse, del saper affrontare le difficoltà con l’aiuto di Dio, del saper reagire alla sofferenza trovando una ragione nella fede … della felicità costruita giorno dopo giorno. L’imperativo “sforzatevi” esprime l’idea di decisione, di sforzo, di fretta, perché il tempo è breve. Non c’è da perdere tempo e non bisogna arrivare in ritardo. Una volta chiusa la porta del paradiso, chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori.

Il pensiero del Signore lo giudichiamo strano, di uno che non vive la nostra realtà, e così lo snobbiamo. Gesù sa bene che pensiamo così di lui, eppure non si tira indietro, non ha paura di rimanere solo, non cambia idea pur di conquistare il nostro consenso e guadagnare in popolarità, non ci concede sconti. Lui insiste: “Entrate per la porta stretta”, ponendoci quasi una domanda: “Quando vi accorgerete che la porta larga vi fa entrare nel niente, mentre la porta stretta nella vita?”.

Don Marcello

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