lunedì 13 dicembre 2010

POLITICA E BENE COMUNE - I

Il dibattito politico a cui stiamo assistendo in questi ultimo periodo è sempre più disseminato di accuse di un politico verso l’altro, di conflitti tra partiti di diversi schieramenti nonché di atteggiamenti volti a perseguire unicamente interessi personali o di singoli gruppi.
In questo clima di grande confusione in continua escalation a ridosso del voto di fiducia atteso domani 14 dicembre in Parlamento, stiamo assistendo ad una politica sempre più scollegata dai problemi reali degli italiani: la famiglia, il lavoro, la sanità, la scuola e l’immigrazione.
Una situazione che, proprio perché coincidente con un periodo di crisi economica, genera ancora più sfiducia e apatia nei confronti dei nostri parlamentari ed aumenta in tutti il senso abbandono da parte delle istituzioni.

Un richiamo ad una maggiore responsabilità e impegno a livello politico è giunta da Benedetto XVI durante l'Angelus a Piazza San Pietro del 17 ottobre scorso: «La ricerca del bene comune costituisca sempre il riferimento sicuro per l'impegno dei cattolici nell'azione sociale e politica».

Se, da un lato, mi è facile comprendere come il politico debba essere costantemente impegnato ad esercitare il potere che gli è stato affidato al fine di promuovere ed accrescere il bene di tutti i cittadini e che quest’impegno debba essere la sua vocazione, dall’altro, sono più in difficoltà nella definizione di bene comune…

Il Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 1906 ci viene in aiuto definendo il concetto di “bene comune” come “l'insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono ai gruppi, come ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente”. Esso comporta – continua il Catechismo ai numeri seguenti -
- il rispetto della persona in quanto tale;
- il benessere sociale e lo sviluppo del gruppo stesso;
- la pace, cioè la stabilità e la sicurezza di un ordine giusto.

E’ una sfida eroica o c’è qualche speranza che le parole di Benedetto XVI trovino realizzazione?

Samuele

4 commenti:

  1. Carissimo Samuele grazie per averci ricordato alcuni insegnamenti proposti dalla Chiesa e dal Sommo Pontefice per attuare una buona politica.
    Questi insegnamenti costituiscono un richiamo forte alle coscienze di chi ci governa.
    Forse la mia è una conclusione un pò scontata ...ma credo sia giusto continuare a ripetere che finchè l'uomo penserà a realizzare l'interesse personale o quello del parente stretto o dell'amico fidato non ci potrà essere un Bene Comune...solo quando l'uomo si lascerà alle spalle il proprio interesse e prenderà sulle proprie spalle l'interesse comune...allora ci sarà un Bene Comune.
    Grazie...

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  2. Ciao a tutti,

    Samuele si chiede: E' una sfida eroica o c'è qualche speranza... Personalmente penso sia fondamentale quanto diceva C. Adenauer, vale a dire che: Anche in politica soltanto Cristo ci può salvare. Quindi, qualsiasi tentativo di schivare la nostra conversione o il nostro incontro con Lui, qualsiasi tentativo di appoggiarsi sui cosidetti "Valori" senza appoggiarsi su colui che fonda ogni valore assomiglia allo sforzo di chi costruisce sulla sabbia o di chi costruisce le proprie macerie.

    Mi sembra che una moltitudine di politici sia impegnata in questo sforzo vano, mentre molto pochi sono quelli impegnati a convertirsi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Da questo segue che bisognerebbe impegnarsi molto a pregare per i politici.

    Buon Natale a tutti!

    Eugenio

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  3. Bravo Eugenio,
    condivido il tuo pensiero. Aggiungo solo questo: "nel perseguimento dello sviluppo , servono "uomini di pensiero capaci di riflessione profonda, votati alla ricerca d'un umanesimo nuovo, che permetta all'uomo di ritrovare se stesso" (Caritas in Veritate,19).

    Gedeone

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  4. A proposito dell’importante ruolo dei cattolici nell’ambito politico, il Vescovo di Civitavecchia-Tarquinia, Mons. Girolamo Grillo, ha scritto:
    “[…] Sono cattolici quelli che hanno veramente fede, che amano Dio, il loro prossimo e la meravigliosa opera divina che è la creazione, e che vivono la loro fede nella vita e nella società. […] Per cominciare, essi mettono al primo posto la carità, <> (San Paolo); cercano poi di orientare la loro attività pubblica e sociale con l’obiettivo del bene comune.
    […] Dove si schierano oggi i cattolici nell’ambito politico? La prima risposta sarebbe: ovunque.”
    Mons. Grillo guarda in modo molto positivo il sorgere di aggregazioni autenticamente cattoliche, che con forte coerenza sappiano difendere le posizioni dei cattolici, posizioni che appartengono alla morale naturale, e che sappiano impegnarsi per il bene comune di tutte le classi sociali.
    Preghiamo perché il Signore doni alla nostra società uomini e donne radicalmente cattolici che trovino il coraggio di impegnarsi coerentemente nella politica del nostro paese e del mondo intero.
    (Fonte: Girolamo Grillo, Dove sono i cattolici?, LaBussolaQuotidiana.it)

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