mercoledì 31 agosto 2016

IL LINGUAGGIO DELLA PREGHIERA NEL PENTATEUCO



La preghiera dei Salmi. Parte 1

            Il Pentateuco è l'insieme dei primi cinque libri dell'Antico Testamento, che sono: Genesi; Esodo; Levitico; Numeri; Deuteronomio.

            La preghiera ha avuto un cammino di evoluzione, partendo dai primi momenti della storia della Bibbia, sino ai nostri giorni, dove c'è una pratica di preghiere ormai ben strutturata con un ampia raccolta e scelta di preghiere, come per esempio il percorso di formazione, passo dopo passo, del "Rosario".

            La pratica della preghiera divenne sempre più importante durante il periodo intertestamentario e poi durante il Nuovo Testamento. Mentre prima il giudeo poteva contare sulla presenza di Dio primariamente nel Tempio e nei suoi sacrifici, adesso, con l'estensione della diaspora e poi con la distruzione del Tempio, egli conta sulla presenza di Dio nella Sinagoga e nelle sue preghiere.

            Le preghiere spontanee avevano caratterizzato il giudaismo del periodo dei Patriarchi fino all'epoca  intertestamentaria: <<Fino agli ultimi giorni del primo Tempio non vi erano preghiere formali prescritte; neanche vi era un comando generale a pregare>>.

            La spontanea richiesta di aiuto, il lamento, la lode, il ringraziamento ricevettero un nuovo impulso con la distruzione del Tempio, per cui la preghiera era tutto. Un certo progresso nello sviluppo della preghiera si nota nel fatto che all'inizio si entrava in contatto con Dio con l'offerta dei sacrifici. In seguito il sacrificio ha avuto una parte notevole nel culto d'Israele. Col passare del tempo, soprattutto dopo la distruzione del Tempio, e poi nella diaspora le preghiere erano considerate un sostituto dell'offerta fatta al Tempio. In tutta la tradizione sinagogale la preghiera è fatta nell'ora in cui anticamente si svolgevano i sacrifici; quest'uso passerà poi nel Nuovo Testamento. Lo stesso sacrificio era sempre accompagnato da qualche preghiera o espressa o implicita.

            Filone sostiene la superiorità della preghiera sui sacrifici. La preghiera sostituisce il sacrificio.

            Nel Targum, o traduzione aramaica della Bibbia, di Dt 10,10 l'intervento di Mosè è descritto come un'intercessione prolungata: <<Quanto a me io restai sulla montagna, implorando e pregando, come nei giorni precedenti, quaranta giorni e quaranta notti. E Jhvh questa volta ancora accolse la mia preghiera (slwty)>>.

            Il vocabolario della preghiera di lode in ebraico, nel greco dei LXX e in aramaico presenta il significato comune di una manifestazione pubblica in onore della persona che è lodata. Il suo scopo è quello di aumentare la <<gloria>> della persona, facendola meglio conoscere ed apprezzare. 

            Le principali parole nel vocabolario della lode nella Bibbia greca significano lode nel senso di <<una pubblica manifestazione in onore di ...>> ed erano spesso usate per esprimere il sentimento di gratitudine o di ammirazione o per entrambi. Sia i Greci che gli Ebrei avevano espressioni per la gratitudine.

            Il vocabolario di supplica oltre che con i termini proseùchesthai, deìsthai è espresso nel Pentateuco dei LXX anche con altre parole. La voce boan che nel linguaggio comune significa solo <<gridare ad alta voce>, è presa dagli Alessandrini per tradurre diversi termini ebraici in contesti in cui si vuole esprimere il grido d'invocazione a Dio di chi è oppresso.

            Un caso tipico di preghiera di supplica è la preghiera di intercessione: una richiesta di intervento di Dio in favore di qualcuno. Sono preghiere rivolte a Dio soprattutto da parte di chi ha una responsabilità particolare in favore di un gruppo o di tutto il popolo. Sono preghiere in cui l'orante chiede a Dio di intervenire in favore di qualcuno senza distinzione di peccatori o di giusti. Sono frequenti nel Pentateuco dove sono presentati due grandi intercessori, Abramo e Mosè.

            Questa preghiera d'intercessione contiene diversi elementi atti a creare il contesto di preghiera. Anche se in questo brano manca un termine specifico che indichi <<preghiera>>, non si può dire che non si tratti di una lunga patetica preghiera. E' il dialogo di Abramo con Dio che si trasforma in una vera e propria preghiera d'intercessione di Abramo a favore degli abitanti di Sodoma e Gomorra.

            Concludendo questa trattazione sul <<linguaggio della preghiera>> possiamo dire che la spontaneità della preghiera rivolta a Dio è messa in evidenza nella Bibbia da un linguaggio molto comune. <<Parlare>> o <<rivolgersi>> a Dio, <<stare davanti a Dio>> significa porsi di fronte a lui in atteggiamento di preghiera. <<Avvicinarsi a Dio nel senso di rivolgersi a lui per pregarlo. <<Aprire le mani>> e rivolgerle verso il cielo è presso gli antichi un modo comune di pregare.

FONTE: Titolo: Enciclopedia della Preghiera; Autori: Rossini e Sciadini; Editore: Libreria Editrice Vaticana.

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