lunedì 22 agosto 2016

IL BENE E IL MALE



              La nostra vita è una costante lotta tra il bene ed il male all'interno del nostro cuore, ma anche all'esterno di esso, quindi nel pensiero e nelle azioni. Questo vale per le coscienze sveglie. Nelle coscienze sopite questa lotta interiore è ridotta la lumicino, prende per buono tutto quello che la società e le persone singole propinano.

            Bisogna sottolineare che la legge di Dio è intrinsecamente buona e conforme all'ordine dell'universo, nel quale si riflette la perfezione del Creatore. Per questa ragione deve essere non solo osservata ma amata, e il male deve essere non solo evitato ma odiato.

La vita terrena è la via, la vita eterna è il fine.

            Nel corso della vita dobbiamo sviluppare queste disposizioni al bene fino alla loro pienezza.

            La vita terrena è, dunque, un noviziato durante il quale prepariamo la nostra anima al suo vero destino, che è la visione di Dio a faccia a faccia e l'amore per Lui per tutta l'eternità.

            Dio deve essere adorato e servito soprattutto in spirito e verità (Gv. 4,24). Perciò dobbiamo essere puri, giusti, forti, buoni, nel più intimo della nostra anima. Ma se la nostra anima è buona, devono essere necessariamente tutte le nostre azioni, perché l'albero buono può dare soltanto frutti buoni. Perciò è assolutamente necessario, per conquistare il Cielo, non solo amare il bene e detestare il male nel nostro intimo, ma praticare il bene ed evitare il male con le nostre azioni.

FONTE: Titolo: Rivoluzione e contro-rivoluzione; Autore: Plinio Correa de Oliviveira; editore: Sugarco.

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