La nostra
vita è una costante lotta tra il bene ed il male all'interno del nostro cuore,
ma anche all'esterno di esso, quindi nel pensiero e nelle azioni. Questo vale
per le coscienze sveglie. Nelle coscienze sopite questa lotta interiore è
ridotta la lumicino, prende per buono tutto quello che la società e le persone
singole propinano.
Bisogna sottolineare che la legge di
Dio è intrinsecamente buona e conforme all'ordine dell'universo, nel quale si
riflette la perfezione del Creatore. Per questa ragione deve essere non solo
osservata ma amata, e il male deve essere non solo evitato ma odiato.
La vita
terrena è la via, la vita eterna è il fine.
Nel corso della vita dobbiamo
sviluppare queste disposizioni al bene fino alla loro pienezza.
La vita terrena è, dunque, un
noviziato durante il quale prepariamo la nostra anima al suo vero destino, che
è la visione di Dio a faccia a faccia e l'amore per Lui per tutta l'eternità.
Dio deve essere adorato e servito
soprattutto in spirito e verità (Gv. 4,24). Perciò dobbiamo essere puri,
giusti, forti, buoni, nel più intimo della nostra anima. Ma se la nostra anima
è buona, devono essere necessariamente tutte le nostre azioni, perché l'albero
buono può dare soltanto frutti buoni. Perciò è assolutamente necessario, per
conquistare il Cielo, non solo amare il bene e detestare il male nel nostro
intimo, ma praticare il bene ed evitare il male con le nostre azioni.
FONTE: Titolo:
Rivoluzione e contro-rivoluzione; Autore: Plinio Correa de Oliviveira; editore:
Sugarco.
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