LA GIOIA E LA SPERANZA

E Tu, Santo Spirito, che ci hai donato questo frutto meraviglioso, donaci anche quello della gioia, straordinaria e inalterabile, alla quale noi aspiriamo come la pianta al sole.
San Leonardo da Porto Maurizio, francescano anziano e stanco, ammaestrò così i suoi discepoli:    “ Ho settantadue anni, e non sono stato triste neppure un giorno della mia vita. Mai !  “.
“ La tristezza  < diceva Santa Caterina da Siena > è opera del demonio ed è la peggiore delle tentazioni. Appena ci si sente presi da questa tentazione, bisogna rifugiarsi nella preghiera e invocare lo Spirito Santo  “.
E quando vi lascerete inebriare dalla divina foschia dell’ incenso, mentre osserverete il turibolo nel suo andirivieni maestoso, chiedete anche allo Spirito di Santità di donarvi il frutto della speranza che ci accompagni in tutti i passi della nostra vita, soprattutto in quelli della sofferenza, della delusione, della tristezza, della tribolazione, quando ci sembrerà di vedere, sulla sabbia dell’ arenile della nostra anima, una sola orma, come se fossimo stati lasciati soli, ma non sarà la nostra, ma quella del Signore che ci stava portando in braccio !
Il grande polemista parigino bernanos, uomo dalla fede incrollabile, diceva che tutto il mondo, desidera, brama, rivendica, esige e chiama tutto ciò sperare, perché non ha né pazienza, né discernimento, né onore.
Sempre secondo la sua teoria, la speranza si conquista solo attraverso la verità  < ricordate Gesù, via, verità e vita ? >, a costo di grandi sacrifici e di una fedele pazienza.
La speranza è una vittoria, e non può esserci vittoria senza rischio.
La speranza è un sostantivo divino, soave e terribile nello stesso tempo, che si perfeziona solo nel superamento della disperazione.
La speranza è la nostra ragione d’ essere, l’ unica a dare un senso alla nostra vita.
Grazie, Spirito Santo, per donarci continuamente la balsamica macedonia dei tuoi frutti. Grazie per averci condotto sul difficile cammino della fede.

Pace e bene

Alvaro