domenica 16 giugno 2013

L'ESAME DI COSCIENZA



                 Già tra gli anni 1960 e 1970 si avvertiva una crisi generale della pratica dell'esame di coscienza.

         Il Catechismo della Chiesa Cattolica propone l'esame di coscienza come un quotidiano esercizio di conversione. L'esame di coscienza ci mette davanti a noi stessi e imprime una certa paura a confrontarci con noi, c'è un rigetto a mettere ordine nella nostra vita.


               L'esame di coscienza è sinonimo di attenzione alla vita interiore e di introspezione. Sapete cosa è l'introspezione? Se non lo sapete sappiate che è un argomento da approfondire.

         L'esame di coscienza deve portare alla vigilanza del cuore, all'attenzione dei pensieri e alla lotta contro i vizi, ed in ultima analisi all'urgenza a lavorare su se stessi. Se ci facciamo un'idea di noi stessi, se ci creiamo un ideale da soli, comprendiamo noi stessi in termini astratti. Se il prototipo è concepito come un'ideale personale, cercheremo di progettare noi stessi nell'ottica di questo ideale. Se viviamo senza alcun riferimento prescindendo da ogni ideale o valore ci comporteremo di conseguenza.

         Rispetto a che cosa si fa l'esame di coscienza? Rispetto ad un insieme di valori che per noi sono il contenuto della fede in Gesù Cristo.

         L'esame di coscienza è ascoltare il cuore. E' un colloquio, è una comunicazione, un guardarci con gli occhi del Signore.

         L'oggetto dell'esame di coscienza è il vissuto della giornata contemplando gli incontri, il modo di relazionarsi verso le cose, le idee, le persone, i sentimenti e soprattutto verso il Signore. L'autore Rupnik prosegue dicendo che: "la dimensione contemplativa dell'esame di coscienza è la porta giusta che ci introduce ad una vera e propria conoscenza di se, degli altri, di ciò che ci succede e di ciò che succede nel mondo. Un esame di coscienza così ci porta a scoprire i significati  e il senso del vissuto. Per questo motivo parte dall'ascolto di Dio che ci parla attraverso le persone, gli incontri, gli eventi, la storia. Una buona parte dell'esame di coscienza ha un carattere sapienziale, è saper decifrare i tempi, i segni, gli eventi."

         E prosegue l'autore: "l'esame di coscienza ci aiuta a cogliere le situazioni favorevoli alla vita spirituale e quelle, invece, che la ostacolano, che diventano occasioni di peccato, di tentazione. Ci permette così di evitare e di mettere in atto una vera e propria strategia spirituale. "

         Infine non bisogna far scadere l'esame di coscienza in una pura analisi psicologica.

         La pratica dell'esame di coscienza porta alle virtù della carità, della perseveranza e dell'umiltà.

         Uno schema per l'esame di coscienza lo troviamo al Santuario S. Maria del Fonte presso Caravaggio. Ma di questo farò magari prossimamente un post successivo.

Emmanuele.

Fonte: 
Titolo: L'esame di coscienza;
Autore: Marko Ivan Rupnik;
Editore: Lipa.

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