sabato 8 giugno 2013

COSA E' IL RELATIVISMO!



          Nella mentalità comune dell'uomo di oggi prevale il concetto che, non essendovi nulla di certo a questo mondo, ciascuno sia libero di credere in ciò che vuole: in tal modo però si rischia di confondere la libertà di pensiero col relativismo. Il moltiplicarsi delle informazioni che riceviamo dal mondo esterno e le accresciute possibilità di conoscere tutti i punti di vista degli altri, ci hanno reso senz'altro più tolleranti ma anche più disorientati.


         Col tempo, il relativismo è diventato un "dogma" in cui tutti siamo costretti a credere per non sentirsi diversi e isolati dagli altri. Anche Benedetto XVI si era accorto di questo fenomeno, e affermava che la ragione possiede gli strumenti per giungere alla verità, ma che la sua capacità viene drasticamente ridotta dalla fede nel relativismo, che va sempre più assumendo i connotati di una nuova religione.

         La conseguenza finale è, come sappiamo, la dittatura del relativismo, che viene diffusamente accettata nonostante la palese contraddizione di porsi come verità assoluta dopo aver negato sia l'esistenza di verità assolute e sia la possibilità di conoscerle.

         Tutti i programmi di storia e di filosofia nelle scuole sono impostati secondo questo storicismo progressista, che alla fine disorienta i giovani e li conduce verso la resa del soggettivismo edonistico. Alla fine l'uomo smarrisce perfino il suo naturale desiderio di verità, e rimane vittima indifesa delle mode, senza più alcuna capacità di giudizio di bene e di male.

         Quando un soggetto ridotto in tali condizioni giunge a contatto con l'annuncio cristiano, lo vede come avvolto in una nebbia. Come ha acutamente osservato Benedetto XVI, <<avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare "qua e là da qualsiasi vento di dottrina", appare come l'unico atteggiamento all'altezza dei tempi odierni>>.

         Tale distorsione si è fatta strada perfino nella mente di molti cattolici, che, interrogati sulle religioni, spesso rispondono che in fondo si equivalgono perché tutte dicono di portare a Dio. Ma, Benedetto XVI dichiara possibile sottrarsi alla dittatura del relativismo. Solo unendo fede e ragione potremo salvarci e recuperare il mondo.

Ma che cosa è in sostanza il Relativismo?

         Il Relativismo è quell'atteggiamento di pensiero che ritiene che non esistono verità assolute. Forse anche noi avremo sentito qualche amico affermare: "Ma sarà vero? Sai, tutto è relativo".  Secondo questa corrente, una cosa che è vera per noi, non è vera per un altro. Ciò si verifica certamente per le verità soggettive (a chi piace un colore, a chi un altro, a chi un sapore, a chi un altro) ma questo non vale per le verità oggettive (se c'è un aldilà, c'è per tutti; se c'è Dio, c'è per tutti). Dio ci ha rivelato, incarnandosi, quale sia la Verità (espressa nel suo insegnamento, contenuto nel Vangelo) perciò ci ha liberato dal soggettivismo delle opinioni, cioè dal relativismo, per indicarci la via ("Io sono la Via, la Verità, la Vita). Per i cristiani, dunque, c'è possibilità, per l'uomo, di conoscere la verità e di viverla. Chi si sottrae a questo, permane nei limiti del relativismo e non prende alcuna direzione, perché tutto si equivale. Per il relativista non c'è, infatti, bianco e nero, ma tutto è ugualmente grigio. Come dice l'evangelista Giovanni, la luce è venuta nel mondo, ed ora sappiamo quale sia la verità e in che direzione andare.

         Quindi il Relativismo si combatte con il Vangelo, la Dottrina Sociale della Chiesa ed il Catechismo della Chiesa Cattolica.

Dal Catechismo Maggiore di San Pio X:

- Da chi dobbiamo noi ricevere e imparare la Dottrina cristiana? Noi dobbiamo ricevere e imparare la Dottrina cristiana dalla Santa Chiesa Cattolica.

- E' necessario imparare la Dottrina insegnata da Gesù Cristo? E' certamente necessario imparare la dottrina insegnata da Gesù Cristo e mancano gravemente quelli che trascurano di farlo.

Per concludere:
Lo Spirito Santo va pregato tutti i giorni. Attraverso lo Spirito Santo, il Padre e il Figlio prendono dimora presso di noi: noi viviamo in Dio. Qual è allora l'azione dello Spirito Santo nella nostra vita e nella vita della Chiesa per guidarci alla verità? Anzitutto, ricorda e imprime nei cuori dei credenti le parole che Gesù ha detto, e, proprio attraverso tali parole, la legge di Dio - come avevano annunciato i profeti dell'Antico Testamento - viene inscritta nel nostro cuore e diventa in noi principio di valutazione nelle scelte e di guida nelle azioni quotidiane, diventa principio di vita. Vedi Ezechiele:<< vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme>>. Infatti è dall'intimo di noi stessi che nascono le nostre azioni . Il popolo di Dio, sotto la guida del Magistero, aderisce indefettibilmente alla fede trasmessa, le approfondisce con retto giudizio e le applica più pienamente nella vita.

Emmanuele

FONTI:
Rivista di Apologetica "Il Timone"
e
TITOLO: Catechismo Maggiore promulgato da San Pio X
EDITORE: ARES

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari