domenica 10 febbraio 2013

TRA RIMMEL E ROSSETTO.....



Uno dei più famosi giovani  dichiarati “beati” dalla Chiesa cattolica è Piergiorgio Frassati. Un giorno Piergiorgio dopo un momento di preghiera passato in parrocchia, ne esce probabilmente ancora immerso nei suoi pensieri, talmente immerso che stringe ancora in mano il suo Rosario. Ecco perché un suo amico che in quel momento passa di là e lo vede gli urla: “Ehilà Piergiorgio, sei diventato bigotto?”, con tutta tranquillità Piergiorgio risponde: “No, sono rimasto cristiano…”.

Da questo breve racconto voglio partire per proporvene un altro, altrettanto reale, accaduto pochi giorni fa ad una mia amica, in un posto qualunque, in giorno qualunque e… in un momento qualunque…
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Gambe accavallate con piede che ciondola nervosamente ... labbra rosso fuoco protese verso il basso ... ciglia nere di rimmel rivolte all'interno di una borsa ... unghie laccate di rosso che cercano con bramosia nella stessa ... la gente guarda questa ragazza pensando che stia prendendo un phard o l'i-phone e, invece, quello che esce dalla borsa è una Bibbia ... le stesse dita smaltate scorrono attente sulle Lettere di S. Paolo, mentre la mente e il cuore tenta di catturarne l'intensità delle parole ... i ragazzi intorno si danno le gomitate ... bisbigliano, fanno battute e poi iniziano a interrogarla ... non si capacitano di tale sorta di dissonanza: si immaginavano le ragazze di chiesa vestite di scuro, con l'aria triste e dimessa ... necessariamente orribili ... la giovane scoppia a ridere ... parla loro di come la Madre ci voglia allegri e ben vestiti perché il Signore è amore, gioia, felicità ... non è tristezza, depressione, desolazione ... riferisce loro che i veri cristiani sono tutti belli perché "amano" e, questo è proprio il messaggio di Maria: se una persona ama, essendo riflesso dell'amore di Dio, non può che essere bello agli occhi della gente ... 
 non è una mera apparenza estetica ... qualunque siano i tuoi connotati, se ami, la gente ti vedrà comunque bello ... la ragazza dice ai giovani che tutti i suoi amici e amiche di preghiera sono bellissimi perché tutti avvolti dalla Misericordia di Dio. Li invita ad abbandonare i preconcetti e ad affidarsi a qualcosa che vada oltre...verso la verità! I ragazzi a questo punto tacciono...riflettono...e poi le chiedono informazioni su questo Gesù che è capace di dare tanta gioia e serenità ... la ragazza sorride e parla del Padre e dei miracoli che compie ogni giorno nella vita di tutti noi ... loro le chiedono il numero perché ora non si sentono più di deriderla per quel Libro che tiene tra le mani ... ora vogliono contattarla per parlare... per capire ... vogliono essere felici...   A lei brillano gli occhi: comprende che tutti possono essere apostoli del Signore e strumenti per attirare persone a Lui, nei luoghi più impensabili ...


Perché questi due racconti? Semplice, perché a chi domanda qual è il momento per parlare del Signore, sappiate rispondere che non esiste un momento particolare per farlo… o meglio, non esiste un momento per non farlo. Tutto della vostra vita deve in ogni istante saper parlare di Dio.
TOBIA



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