sabato 4 giugno 2011

COMMENTO AL VANGELO: GESU' CAMMINA, SPIEGA, SPEZZA

Vi proponiamo il commento al Vangelo domenicale (rito ambrosiano), scritto dal nostro caro Don Marcello...

E’ il vangelo dei due discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35). I gesti di Gesù sono tutti in crescendo, verso un punto di arrivo che è poi il centro della pagina evangelica.

Gesù camminava con loro. Già questa è una cosa bella. Camminare insieme, percorrere la strada della vita con qualcuno, condividere con una presenza amica gioie e dolori di ogni giorno fa piacere. Gesù è così. Si accosta loro con discrezione e rispetto, senza imporre nulla.
Tuttavia non sta zitto. Se ci vede tristi ci chiede il perché. Ci stana dal nostro mutismo e fa emergere le domande che ci portiamo dentro: “Che cosa sono questi discorsi che state facendo lungo il cammino?”.

Gesù spiegò loro le Scritture. Alle domande di vita Gesù da la sua risposta. La Parola di Dio che ascoltiamo ogni domenica è una parola che ha la pretesa di essere buona notizia per la vita.
Tutta la catechesi che Gesù fa ai due ha questo scopo: far capire il punto di vista di Dio rispetto alla vicenda di Gesù, capovolgere il loro sguardo rispetto alla vicenda umana di Gesù. Per loro la morte di Gesù è stata il fallimento di tante speranze. La risurrezione poi? Un mistero incomprensibile. Per Gesù invece la sua morte non fu un incidente né un fallimento, ma una necessità: “Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?”. Bisognava far capire che la croce racconta meglio e di più dell’amore di Dio per noi uomini. E bisognava far capire che la risurrezione è il premio di una vita donata.

Gesù spezzò il pane con il risultato positivo che “lo riconobbero”. Il gesto che apre gli occhi ai discepoli è la frazione del pane, un gesto che riporta la memoria all’indietro, all’ultima cena e al significato che ne ha dato Gesù: un corpo donato, un sangue versato, un pane spezzato. L’Eucaristia si sovrappone alla Croce. Questa dice il valore di quella, perché nell’Eucaristia Gesù ha anticipato la donazione di sé che di lì a poco avrebbe fatto sulla Croce.

Da quel giorno in poi anche noi abbiamo continuato a spezzare il pane e a distribuirlo. Ciò significa che Gesù è presente ora nella comunità e che la sua identità è sempre quella del Crocifisso Risorto.

Don Marcello

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari