Abbiamo ricordato
in questi giorni che il mese di Maggio (come il mese di Ottobre) è per
tradizione considerato il mese dedicato a Maria; ce lo ricorda anche il beato
Luigi Monti quando dice: “Nel mese di Maggio Maria è più propensa a chinare il
capo verso i suoi figli che chiedono preghiere”.
Molte parrocchie
propongono alla sera degli incontri per pregare insieme il Santo Rosario,
preghiera mariana per eccellenza, così come gli abitanti di molti quartieri si
ritrovano tra loro nei pressi di cappelle o effigi rappresentanti la Madonna.
Qualche sera fa ho
avuto modo di partecipare ad uno di questi incontri: una replica della grotta
di Lourdes con fiori e piccoli lumi, il cielo coperto da qualche nuvola che
ormai rappresenta questa pazza primavera, una serata fresca che rendeva
necessario un abbigliamento tipico del miglior settembre, tutto faceva da
sfondo ad un momento di raccoglimento interiore utile alla vita frenetica di
tutti i giorni.
I frati che avevano
organizzato questo incontro avevano provveduto a preparare comode sedie in
plastica e, nei minuti precedenti all’orario d’inizio prestabilito, di tanto in
tanto osservavano se il numero delle sedie fosse sufficiente per le persone
intervenute.
Arriviamo cosi alle
21, tutto è pronto, i fedeli estraggono dalle borse i rosari, una sola sedia è
rimasta vacante. Noto con la coda dell’occhio che una giovane coppia con un
passeggino ed un piccolo bimbo si avvicina alla grotta, forse incuriosita da
queste persone sedute in silenzio come se fossero in un cinema in attesa che il
film cominci. La coppia si ferma, osserva con attenzione, e scambiandosi un
silenzioso cenno d’intesa estrae il bimbo dal passeggino e si dirige verso l’unica
sedia ancora vuota; il galateo vuole che sia la donna ad occupare il posto ma
arriverà subito anche una seconda sedia per l’uomo e il bimbo.
Ora tutti i posti
sono occupati. La preghiera a Maria può avere inizio.
Maria non chiude
mai la porta. Maria lascia sempre un posto vacante per l’ultimo arrivato, quel
posto che diviene il posto d’onore riservato a chi, a volte, sembra aver
smarrito la via oppure per chi, spesso, non “osa” domandare nell’incertezza di venire o no ascoltato.
Quando si chiede ad
una madre quale figlio preferisca, la madre non ha dubbi, perché li ama tutti
in egual misura, una madre non abbandona mai i
suoi figli, perché nell’abbraccio di una madre c’è posto per tutti.
Sempre! Una madre non aspetta altro che il posto vacante venga occupato.
Ricordati,
o piissima Vergine Maria,
che
non si è mai udito al mondo
che
alcuno sia ricorso alla tua protezione,
abbia
implorato il tuo aiuto,
abbia
chiesto il tuo soccorso,
e
sia stato abbandonato.
Animato
da tale fiducia,
a
te ricorro, o Madre, delle vergini;
a
te vengo, dinanzi a te mi prostro, peccatore pentito.
Non
volere, o Madre del Verbo,
disprezzare
le mie preghiere,
ma
ascoltami benevola ed esaudiscimi.
Amen
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