sabato 11 maggio 2013

ANCORA SULLA LIBERTA'



Perchè Dio ha lasciato che l'azione dei demoni si esercitasse? : <<Se qualcuno ci dice: Non avrebbe potuto Dio uccidere Erode (a preferenza di Cristo), l'autore risponde : Non avrebbe potuto Dio sin dall'inizio far sparire pure il serpente, invece di dire che avrebbe posto un'inimicizia tra lui e la donna e tra la razza di quello e la razza di questa? Non avrebbe potuto fare subito un gran numero di uomini? Ma poichè riteneva buono che la cosa accadesse, fece gli angeli e gli uomini liberi nella pratica della giustizia e fissò il tempo sino al quale riconosceva che era bene che essi godessero della libertà>>.


         Il criterio decisivo è l'importanza della libertà. Dio non si sostituisce a questa. <<Se l'uomo fosse buono per natura, dove sarebbe il merito?>> Bisogna che essa si eserciti e che ogni uomo possa avere scelto tra la verità e l'errore. Questa è la legge assolutamente universale: <<Dio ha fatto all'inizio gli uomini e gli angeli padroni di se stessi. Ogni creatura è capace di bene e di male: non vi sarebbe alcun merito se non si potesse scegliere tra due vie>>.

         <<Se Dio differisce il castigo, è a causa degli uomini, perchè sa che ve ne sono di quelli che devono salvarsi con la penitenza. Egli ha creato l'uomo intelligente e capace di scegliere liberamente il vero e il bene, in modo che non vi saranno scuse per nessuno davanti a Dio, poichè gli uomini sono ragionevoli e intelligenti>>. Così l'origine del male è legata alla libertà stessa. Essa contrasta la realizzazione del disegno di Dio, ma non può impedire che Dio continui a realizzare questo disegno, vale a dire di lasciare gli uomini liberi.

         Ma viene posta ancora un'obiezione, quella che nega la libertà dicendo che l'uomo è condotto dal destino. <<Se il destino governa tutte le cose, non v'è più libero arbitrio. Se è il destino a volere che questo sia buono e quello cattivo, questo non è degno di elogio e l'altro di biasimo. Ma ecco ciò che prova che l'uomo fa liberamente il bene e il male: vediamo lo stesso uomo passare da un estremo all'altro; se egli fosse fatalmente buono o cattivo non vi sarebbero di queste contraddizioni. Oppure bisognerebbe ammettere che il bene e il male non sono nulla e che la virtù e il vizio sono cose d'opinione. Ma la vera ragione dice che questa è la peggiore empietà>>.

         Anche gli uomini sono responsabili, e poichè sono responsabili saranno giudicati sulla scelta che avranno fatto. Si obietterà forse che ciò che noi diciamo del castigo dei cattivi non sono che parole e spauracchi. Se questi castighi non esistessero, non vi sarebbe Dio, oppure, se ve n'è uno, egli non si occupa degli uomini; non c'è ne bene ne male.

Emmanuele 

Fonte:
Autore: Jean Daniélou
Titolo: Messaggio evangelico e cultura ellenistica
Editrice: EDB

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