lunedì 27 febbraio 2012

GIOVANI - 10

Una testimonianza.
       Sono cresciuta in una famiglia cristiana. Il praticare è stato possibile fino alla scuola superiore, e qui c’era chi ti accettava e chi no, per la fede. Poi all’università, siccome nessuno mi conosce ho provato a vivere con i miei valori testimoniandoli nella vita di tutti i giorni senza dire niente a nessuno. Stavo un pò in disparte cercando di evitare le discussioni di tipo religioso e questo era un pò complicato.
       Ogni tanto andavo a messa ed una volta un mio amico mi ha visto e sono passata per quella che ascoltava quello che dicevano i preti. In conseguenza mi si pose una scelta: o seguo il gruppo di amici rinnegando quella che era la mia fede o cerco di testimoniare il Vangelo. In conseguenza, gli amici, mi facevano domande sull’esistenza di Dio. Spesso invece di rispondere davo rilievo alla testimonianza che potevo dare io con la mia vita. Ho constato che in molti giovani manca il rapporto con Dio.Ho notato comunque che c’è molta sete di valori concreti.
       Frequentavo la Chiesa ma dividevo la vita cristiana dalla vita al di fuori di questa e cioè, con gli amici, facevo quello che volevo e mi divertivo. La mia fede era tiepida, fino a che mia mamma mi ha invitato ad andare ad un gruppo di preghiera. Vedevo queste persone che mi sembravano pazze, piene di gioia. Facevo quelle cose che si fanno in discoteca, dove si è tutti inquadrati, cantavano, battevano le mani e saltavano. La prima impressione fu negativa.
       Poi sono andata ancora, al gruppo di preghiera, ero come attirata e quando andavo stavo male. Allora ho pensato che dovevo andare a fondo di questa cosa, dovevo capirla. Più andavo al gruppo di preghiera e più pensavo che c’era una verità che dovevo scoprire. Mi sentivo attratta da questa cosa, dalla verità, non imposta, ma libera e mi rendevo conto che era bella. Avevo scoperto Gesù. La mia vita fuori dal gruppo della fede, non mi permetteva di vivere la mia fede e allora ho stabilito: o il mondo o Dio. Ho scoperto che Gesù è veramente vivo.
       Il rapporto con la religione è una cosa che ho costruito con difficoltà. Ho messo in discussione tante cose che davo per scontate. Mi rendevo conto che indietro non potevo più tornare e sono convinta delle cose e delle persone in cui credo. Però questo è difficile e non è una cosa semplice.
Emmanuele
Fonte: Autore: Castegnaro e altri: Titolo: “C’è campo?”
Editrice: Marcianum Press

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