Leggiamo
la risposta di don Marcello…
L’azione
e la predicazione di Gesù avevano provocato un conflitto insanabile con i capi
del popolo ebreo. Gesù era consapevole che quello che diceva e faceva l’avrebbe
portato alla morte. Tuttavia, questo non gli ha impedito di andare fino in
fondo. Una fedeltà a Dio che gli è costata cara: la vita stessa.
Ma cosa diceva e faceva Gesù, tanto da
crearsi dei nemici?
Anzitutto
si permetteva di correggere la legge stessa di Dio. Il sabato non si può
lavorare e lui guarisce in giorno di sabato. La legge dice che si diventa
impuri a stare in compagnia dei pubblicani e dei peccatori, e lui parla e
mangia con loro. La legge dice che si fa peccato a mangiare carne impura e lui
dice che tutto ciò che Dio ha creato è puro. Propone i comandamenti, ma anche
li perfeziona, dicendo: “Ma io vi dico..”.
Allora
i suoi nemici, prima si sono fatti la domanda: “Chi crede di essere?” Poi
l’hanno accusato: “E’ un peccatore perchè non osserva il sabato”. Infine hanno
tramato di ucciderlo: “Perché si crede il figlio di Dio”.
Quest’ultima
accusa è stata determinante. Gesù, infatti, si permetteva di perdonare i
peccati, che è un gesto solo divino. Diceva apertamente: “Io e il Padre siamo
una cosa sola”. Confermava quanto diceva con i miracoli, non a nome di qualcuno
ma di se stesso: “Io ti dico alzati e cammina”. Ritenersi Dio era una
bestemmia agli occhi dei suoi nemici e, come prescriveva la legge, la bestemmia
doveva essere punita con la morte.
C’è
da aggiungere che il consenso che Gesù otteneva dalle folle con i
miracoli, con il suo parlare con autorità, con la predilezione verso i piccoli
e i poveri, con la sua misericordia verso i peccatori, dava un gran fastidio ai
farisei e ai capi del popolo che perdevano autorità e credibilità.
Infine
c’è di mezzo anche la politica. Al processo contro Gesù, Caifa il sommo
sacerdote e capo del sinedrio, disse: “E’ meglio che muoia un solo uomo per il
popolo e non perisca l’intera nazione”. Secondo Caifa, bisognava sacrificare
Gesù per salvare la nazione dal preteso pericolo politico di un intervento dei
romani invasori.
Diversi
sono quindi i motivi, ma nessuno giustifica che l’uccisione di Gesù sia stata,
a dir poco, una grande ingiustizia.
Don Marcello
La profezia di Caifa si realizzerà invertita. Gesù morirà e risorgerà. Il popolo ebraico ucciso e disperso nelle due guerre con i romani, il tempio distrutto. Cfr. ebook di Ravecca Massimo. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo.
RispondiElimina