USA: no “padre”, no “madre”
Ci sono notizie che fanno
sorridere, alcune aprono il cuore tanto sono belle e buone, altre fanno
scalpore o provocano dolore e/o angoscia. Ci sono poi notizie che nel leggerle
il viso sembra assuma un’espressione simile ad un sorriso dietro al quale in
realtà si nasconde incredulità e allo stesso tempo preoccupazione...
Ecco cosa ho provato nel leggere la notizia, riportata sia su Avvenire (Avvenire.it) che sulla Bussola Quotidiana (labussolaquotidiana.it), secondo la quale da circa metà febbraio prossimo negli Stati Uniti scompariranno dai passaporti le parole “padre “ e “madre”, che saranno sostituite da “genitore 1” e “genitore 2”.
La decisione è stata presa “per
fornire una descrizione neutrale del genere dei genitori di una persona e per
prendere atto del fatto che esistono diversi tipi di famiglie"
(Avvenire.it, Famiglia nel mirino, 8 gennaio 2011).
Nel suo editoriale, Andrea
Tornielli, evidenzia che “se ci si fosse fermati di più a meditare il senso
delle parole, si sarebbe scoperta anche l’assoluta inadeguatezza della parola
genitore, pur depurata dalle ormai fastidiose identità di genere. Infatti il
genitore è colui che genera. E nel caso in questione, pur con tutti i possibili
funambolismi, è tutt’oggi alquanto arduo che uomo e uomo, o donna e donna,
possano generare una nuova vita.”(labussolaquotidiana.it, editoriale, 10
gennaio 2011).
Cercare di dare una “descrizione
neutrale del genere” significa che il genere di una persona è rappresentato dal
sesso maschile, femminile e neutro.
Oltre alla curiosità più frivola
di capire come si possa stabilire il genitore 1 ed il genitore 2 (forse
dall’età della persona, attribuendo al più anziano dei due il numero 1, o forse
in ordine alfabetico, o chissà come …) mi domando che cosa significhi veramente
famiglia e quanti tipi di famiglia esistano. Dopo una ricerca sull’etimologia
del termine e dopo avere letto qualche definizione (giuridica, psicologica,
sociologica,…) mi rendo conto che mi sono addentrata in un argomento complicato
e non semplice da affrontare e le argomentazioni che trovo poco mi soddisfano.
Mi sento confusa e mi rendo conto
che ho bisogno di una Bussola e di un Riferimento concreto. Prendo in mano la Bibbia, la apro e la prima
coppia umana che incontro è costituita da un uomo ed una donna: “maschio e
femmina” li creò.
Facendo scorrere le pagine
velocemente mi accorgo che nell’Antico Testamento sono narrate storie di
generazioni intere legate tra loro da legami di sangue. Arrivo così al Nuovo
Testamento e mi imbatto in uno splendido modello di famiglia: 3 persone,
Giuseppe (maschio), Maria (femmina) e Gesù (il Figlio). Benissimo, mi fermo
qui…ho ritrovato la rotta!
Mi rendo ancora più conto di quanto
sia stato “provvidenziale” che Dio abbia voluto incarnarsi proprio in una
Famiglia e Lo ringrazio di cuore.
Papa Benedetto XVI nel messaggio per la prossima Giornata mondiale della pace “LIBERTÀ RELIGIOSA, VIA PER LA PACE” ha scritto:
“La famiglia, prima cellula
della società umana, rimane l’ambito primario di formazione per relazioni
armoniose a tutti i livelli di convivenza umana, nazionale e internazionale.
Questa è la strada da percorrere sapientemente per la costruzione di un tessuto
sociale solido e solidale, per preparare i giovani ad assumere le proprie
responsabilità nella vita, in una società libera, in uno spirito di
comprensione e di pace.”(asianews.it)
Ecco qui, adesso mi sembra più
chiaro che cosa significhi famiglia e quanti tipi di famiglia esistono, almeno
per me …
La notizia della decisione presa
negli USA non può che preoccuparmi in quanto, a mio avviso, si colloca in una
serie di scelte politiche che minano l’identità della famiglia, nonché quella
dell’individuo e dell’intera società.
Giuditta
Penso che la famiglia sarà sempre più messa in discussione, perchè rimane l'unico baluardo da difendere veramente contro la deriva della nostra società..distrutto quello sarà molto più facile distruggere la società...
RispondiEliminaCara Giuditta, sono contento che tu abbia ritrovato la rotta e questo è quello che conta e che pure io condivido. Il dibattito sulla definizione di famiglia e di nucleo familiare è complesso e in Italia è datato a partire dai lavori dell'Assemblea Costituente nel 1946, ove si trovò una mediazione politica alquanto sofferta. Un paio di anni fa ho pubblicato un articolo sulla definizione di famiglia delle Regioni italiane nei loro Statuti. E' un tema delicato e va affrontato con molta onestà intellettuale e con una buona dose di valori. ciao, Francesco
RispondiEliminaIl decadimento morale dell'uomo e quindi la sua discesa verso il mistero dell'iniquità è proporzionale al vuoto che si è creato nel cuore umano.
RispondiEliminaUn vuoto causato dalla perdita del senso del peccato e dal non saper più discernere il bene dal male.
La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro del Vangelo afferma nel finale che se l'uomo non crede nè alla Legge nè ai profeti non potrà persuadersi e quindi convertirsi neanche se uno risuscitasse dai morti.
Ciao
Daniele