La risurrezione di Cristo è la chiave di volta del cristianesimo. E' questo evento che ha cambiato la storia ed è da ciò che nella Chiesa tutto si comprende. Il tempo liturgico che pone al centro la risurrezione è la Pasqua cioè il passaggio di Gesù dalla morte alla vita. Nella risurrezione di Cristo c'è la certezza anche della nostra risurrezione. Sant'Agostino dice che <<la fede dei cristiani è la risurrezione di Cristo>>. San Paolo scriveva:<<Se confesserai con la bocca che Gesù è il Signore e crederai con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti sarai salvo>>. La risurrezione di Cristo è ampiamente documentata anche se non mancano quelli che la mettono in dubbio o la negano. L'indebolimento della fede nella risurrezione di Gesù rende debole anche la fede dei credenti. Al contrario il rafforzamento della credenza nella risurrezione irrobustisce la fede come quella dei testimoni martiri. San Paolo diceva che se Cristo non è risuscitato allora la nostra fede è vana. Anche dopo l'Ascensione Gesù ha continuato a restare presente tra i suoi:<<Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo>>(Mt 28,20). Una dimostrazione ce al dà con i discepoli di Emmaus. Con l'insegnamento di Cristo fatto ai discepoli di Emmaus Gesù dava una nuova chiave di lettura della Bibbia. Gesù, in tutto l'anno liturgico, è con noi e ci spiega le Scritture spiegandoci che tutto parla di Lui. Questo dovrebbe infervorare i nostri cuori in modo che i nostri occhi si aprano mostrandoci la vera via.
Fonte: Avvenire del 27 Marzo 2008
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