mercoledì 23 luglio 2014

LE ANIME DEL PURGATORIO PARTE 1



          Maria Simma fu, fin dalla giovinezza, molto pia e frequentò assiduamente i corsi d'istruzione religiosa dati dal suo curato, dott. Karl Fritz. Voleva farsi suora; ma, a tre riprese, si vide rimandare a casa, a causa della sua debole costituzione. I suoi tre soggiorni in convento l'anno formata e l'anno fatta progredire spiritualmente, preparandola così al suo apostolato in favore delle anime del purgatorio. La sua vita spirituale è caratterizzata dal desiderio di soccorrere le anime del purgatorio. Si è pure offerta a Dio, facendogli il voto come <<anima vittima>>, vittima d'amore e d'espiazione.

          Maria Simma ha trovato ora, sembra, la vocazione che Dio le ha assegnata: aiutare le anime del purgatorio con la preghiera, la sofferenza espiatoria e l'apostolato. Nel giorno di tutti i Santi del 1953 la Simma cominciò ad aiutare i defunti con sofferenze espiatorie. Fu solo alla festa dell'Immacolata (8 dicembre) che ebbe inizio veramente la sua missione.

            Un prete di Colonia, morto nel 555, si presentò a lei con l'aria disperata: veniva a chiederle delle sofferenze espiatorie che lei doveva accettare spontaneamente, altrimenti egli avrebbe dovuto soffrire fino al giudizio universale. La Simma accettò; e fu per lei una settimana di dolori terribili.

            In ottobre ed in novembre, fino all'Immacolata Concezione (8 dicembre) ogni notte vennero delle anime per le quali doveva sia pregare sia soffrire.

            Queste sofferenze espiatorie sono dure come quelle del purgatorio. Un giorno domandò se non fosse possibile che le anime venissero meno sovente, affinché avesse così il tempo per il sonno necessario. Inoltre doveva cucinare meglio e mangiare di più: così avrebbe potuto sostenere un peso maggiore. L'uomo può sopportare più di quello che  non crede. Alle volte succede che deve soffrire durante le giornata, mentre sta facendo il suo lavoro quotidiano. Certe anime del purgatorio l'hanno più di una volta sgridata, dicendole che doveva incaricarsi di tutto ciò che Dio le inviava.

            Le cose andarono particolarmente male durante la settimana Santa del 1954. Infatti la Madre di Dio aveva annunciato a Maria Simma che quella settimana le avrebbe portato dei grandi sacrifici, delle grandi prove che doveva sopportare da sola. Maria notò a questo proposito:<<Dal 10 al 17 aprile 1954 il demonio mi tenne quasi interamente in suo potere. Credevo d'essere all'inferno, invece che sulla terra.

            <<Egli può agire contro di te solo se nella misura in cui Dio lo permette, poiché tu sei sotto la protezione speciale della Madre di Dio, che egli teme come la spada.

            Non impaurirti, non angosciarti! Sii umile! Più tu sarai modesta, meno il nemico avrà presa su di te. Noi ti aiutiamo, ma è la Madre della Misericordia che ti aiuterà particolarmente>>.

            Ogni persona ha il dovere di aiutare le missioni, ma questo dovere è stato dimenticato da molti durante la loro vita.

            Poi ella vide le anime in gruppo: preti, religiosi, religiose; vide cattolici, protestanti, pagani. Le anime dei cattolici soffrono più di quelle dei protestanti. I pagani invece hanno un purgatorio ancora più dolce, ma essi ricevono meno soccorsi, e la loro pena dura più a lungo. I cattolici ne ricevono maggiormente e sono liberati più in fretta. Ella vide pure molti religiosi e religiose condannati al purgatorio per la loro tiepidezza di fede e la loro mancanza di carità. Bambini di soli sei anni possono essere costretti a soffrire abbastanza  a lungo in purgatorio.

            Ogni anima è punita secondo la natura delle sue colpe e il grado di attaccamento al peccato commesso.

            L'intensità delle sofferenze non è la stessa per ogni anima. Alcune devono soffrire come si soffre sulla terra quando si vive una vita dura, e devono aspettare per contemplare Dio. Un giorno di purgatorio rigoroso è più temibile di dieci anni di purgatorio leggero. La durata delle pene è molto varia.

            Ci sono pure anime che devono soffrire terribilmente fino alla fine del giudizio universale.

            Chiunque pensa durante la vita che il purgatorio sia poca cosa e ne approfitta per peccare deve espiarlo duramente.

            Si possono aiutare le anime del purgatorio soprattutto con il sacrificio della Messa, che nulla potrebbe supplire. Con delle sofferenze espiatorie: ogni sofferenza fisica o morale, offerta per le anime. Il Rosario è, dopo il Santo Sacrificio della Messa, il mezzo più efficace per aiutare le anime del purgatorio. Porta loro un gran sollievo. Ogni giorno numerose anime sono liberate per mezzo del Rosario, altrimenti avrebbero dovuto soffrire lunghi anni ancora.

Ma chiunque abbia avuto buon cuore in vita riceve molto aiuto.

            Secondo ciò che dicono le anime del purgatorio, molti andrebbero all'inferno perché si prega troppo poco per loro. Si potrebbero salvare molte anime dall'inferno se mattino e sera si recitasse questa preghiera indulgenziata con tre Ave Maria per coloro che muoiono il giorno stesso: <<O Misericordiosissimo Gesù, che bruciate di un sì ardente amore per le anime, Vi scongiuro, per l'agonia del Vostro Santissimo cuore per i dolori della Vostra Madre Immacolata, di purificare con il Vostro sangue tutti i peccatori della terra che sono in agonia e che devono morire oggi stesso. Cuore agonizzante di Gesù, abbiate pietà dei morenti>>.

            Le anime del purgatorio si preoccupano molto di noi e del regno di Dio. Ne abbiamo la prova da certi avvertimenti che esse diedero a Maria Simma. Quelli che seguono sono stati presi dalle sue note: <<Non bisogna lamentarsi dei tempi che attraversiamo. E' necessario dire ai genitori che essi ne sono i principali responsabili. I genitori non possono rendere un peggiore servizio ai loro figli che assecondano tutti i loro desideri, dando loro tutto ciò che vogliono, semplicemente perché siano contenti e non gridino. L'orgoglio può così prendere radice nel cuore di un bambino.

            Più tardi, quando il bambino comincia ad andare a scuola, non sa né recitare un Pater, né fare un segno di Croce. Di Dio, alle volte, non sa assolutamente nulla. I genitori si discolpano dicendo che questo è il dovere del catechista e dei maestri di religione.

            Insegnate ai bambini la rinuncia! Perché oggi c'è questa indifferenza religiosa? Questa decadenza morale? Perché i bambini non hanno imparato a rinunciare! Essi diventano più tardi dei malcontenti e degli uomini senza discrezione che prendono parte a tutto e vogliono aver tutto a profusione. Ciò provoca tante deviazioni sessuali, le pratiche e l'assassinio anticoncezionali. Tutti questi fatti gridano vendetta al cielo! 

            Chi non ha imparato da bambino a rinunciare diventa egoista, senza amore, tirannico. Per questo motivo oggidì c'è tanto odio e mancanza di carità. Vogliamo vedere dei tempi migliori? S'incominci dall'educazione dei bambini.

EMMANUELE

FONTE:  Titolo: Maria Simma e le anime del purgatorio; Editore : Segno; Autore: Maria Simma.

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