venerdì 27 giugno 2014

MERAVIGLIA DEL CREATO



Invitando alla meraviglia davanti al mistero del creato.

(liberamente tratto da articolo di Fabio Spina)

            Invitando alla meraviglia davanti al mistero del creato per allargare gli orizzonti della ragione e per illuminare meglio il mondo che si schiude davanti alla scienza.


            Purtroppo ancor oggi, troppo spesso, si deve leggere ed ascoltare che non si può essere, contemporaneamente, “figlio della Chiesa” e scienziato. Questa è un’affermazione, falsa e stantia, che si fonda solo sull’ideologia. Molti scienziati-credenti, con le loro opere e la loro vita, rammentano e dimostrano che fede e scienza hanno un incontro proficuo quando entrambe sono scelte con passione ed amore per il Creato. Un incontro proficuo tra scienza e fede ricordato anche nei “Mendel Day”. Papa Francesco scrive, ai punti  242 e 243, nell’ Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium”: “Lo scientismo e il positivismo si rifiutano di «ammettere come valide forme di conoscenza diverse da quelle proprie delle scienze positive». La Chiesa propone un altro cammino, che esige una sintesi tra un uso responsabile delle metodologie proprie delle scienze empiriche e gli altri saperi come la filosofia, la teologia, e la stessa fede, che eleva l’essere umano fino al mistero che trascende la natura e l’intelligenza umana. La fede non ha paura della ragione; al contrario, la cerca e ha fiducia in essa, perché «la luce della ragione e quella della fede provengono ambedue da Dio», e non possono contraddirsi tra loro. L’evangelizzazione è attenta ai progressi scientifici per illuminarli con la luce della fede e della legge naturale, affinché rispettino sempre la centralità e il valore supremo della persona umana in tutte le fasi della sua esistenza. […] La Chiesa non pretende di arrestare il mirabile progresso delle scienze. Al contrario, si rallegra e perfino gode riconoscendo l’enorme potenziale che Dio ha dato alla mente umana. Quando il progresso delle scienze, mantenendosi con rigore accademico nel campo del loro specifico oggetto, rende evidente una determinata conclusione che la ragione non può negare, la fede non la contraddice. Tanto meno i credenti possono pretendere che un’opinione scientifica a loro gradita, e che non è stata neppure sufficientemente comprovata, acquisisca il peso di un dogma di fede. […]”

Meditate gente, meditate.

FIGLIODELTUONO

fonte: lanuovabq.it 

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