Invitando
alla meraviglia davanti al mistero del creato.
(liberamente
tratto da articolo di Fabio Spina)
Invitando alla meraviglia davanti al
mistero del creato per allargare gli orizzonti della ragione e per illuminare
meglio il mondo che si schiude davanti alla scienza.
Purtroppo ancor oggi, troppo spesso,
si deve leggere ed ascoltare che non si può essere, contemporaneamente,
“figlio della Chiesa” e scienziato. Questa è un’affermazione, falsa e stantia,
che si fonda solo sull’ideologia. Molti scienziati-credenti, con le loro opere
e la loro vita, rammentano e dimostrano che fede e scienza hanno un incontro
proficuo quando entrambe sono scelte con passione ed amore per il Creato. Un
incontro proficuo tra scienza e fede ricordato anche nei “Mendel Day”. Papa
Francesco scrive, ai punti 242 e 243, nell’ Esortazione
Apostolica “Evangelii Gaudium”: “Lo scientismo e il positivismo si
rifiutano di «ammettere come valide forme di conoscenza diverse da quelle
proprie delle scienze positive». La Chiesa propone un altro cammino, che esige
una sintesi tra un uso responsabile delle metodologie proprie delle scienze
empiriche e gli altri saperi come la filosofia, la teologia, e la stessa fede,
che eleva l’essere umano fino al mistero che trascende la natura e l’intelligenza
umana. La fede non ha paura della ragione; al contrario, la cerca e ha fiducia
in essa, perché «la luce della ragione e quella della fede provengono ambedue
da Dio», e non possono contraddirsi tra loro. L’evangelizzazione è attenta ai
progressi scientifici per illuminarli con la luce della fede e della legge
naturale, affinché rispettino sempre la centralità e il valore supremo della
persona umana in tutte le fasi della sua esistenza. […] La Chiesa non pretende
di arrestare il mirabile progresso delle scienze. Al contrario, si rallegra e
perfino gode riconoscendo l’enorme potenziale che Dio ha dato alla mente umana.
Quando il progresso delle scienze, mantenendosi con rigore accademico nel campo
del loro specifico oggetto, rende evidente una determinata conclusione che la
ragione non può negare, la fede non la contraddice. Tanto meno i credenti
possono pretendere che un’opinione scientifica a loro gradita, e che non è
stata neppure sufficientemente comprovata, acquisisca il peso di un dogma di
fede. […]”
Meditate
gente, meditate.
FIGLIODELTUONO
fonte:
lanuovabq.it
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