Un cattolico può chiedere di essere cremato?
Leggiamo la risposta di don Marcello…
Il Codice di Diritto Canonico – che è la legge
della Chiesa – recita: “La
Chiesa raccomanda vivamente che si conservi la pia
consuetudine di seppellire i corpi dei defunti; tuttavia non proibisce la
cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla
dottrina cristiana” (n. 117§3). Diversi sono i motivi per cui la Chiesa raccomanda
l’inumazione piuttosto che la cremazione.
Anzitutto, perché la sepoltura cristiana imita
quella di Cristo il cui corpo fu deposto in un sepolcro e non bruciato su una
pira funeraria.
Inoltre, per rispettare il simbolismo della
risurrezione. Infatti, la cremazione priva di significato i vocaboli stessi che
noi usiamo: cimitero cioè dormitorio; camposanto cioè luogo di consacrati a
Dio; deposizione per cui le salme sono date in deposito alla terra da
restituire il giorno della risurrezione.
Per stare poi al Vangelo, Gesù parlava della
morte come di un sonno e della sua sepoltura come quella di un chicco di
frumento che sottoterra muore e produce molto frutto, con chiaro riferimento alla sua risurrezione.
Per questi motivi, sin dagli inizi la Chiesa fu tenace
nell’opporsi alla cremazione praticata dai pagani. Nelle catacombe non si trova
una sola urna cineraria e nei tempi di persecuzioni i fedeli sfidavano la morte
per seppellire i corpi delle vittime e sottrarli al rogo.
Tutto questo per dire che l’inumazione identifica
molto di più il cristiano rispetto alla cremazione: lo fa assomigliare a Cristo
nella sepoltura e manifesta più chiaramente la fede nella risurrezione dei
corpi.
Se la
Chiesa attualmente permette la cremazione è perché comprende
i motivi pratici e contingenti delle persone che la richiedono. Se è solo per
motivi pratici non c’è nessun male se uno sceglie la cremazione, ma certamente
l’inumazione è da preferire.
Don
Marcello
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