domenica 29 maggio 2011

BENEDETTO XVI - 7

 
 La secolarizzazione minaccia anche la Chiesa

E' questa una questione fondamentale per il futuro dell'umanità e della Chiesa. La secolarizzazione mette a dura prova la vita cristiana dei fedeli e dei pastori.
          La secolarizzazione, che si presenta nelle culture come impostazione del mondo e dell'umanità senza riferimento alla Trascendenza, invade ogni aspetto della vita quotidiana e sviluppa una mentalità in cui Dio è di fatto assente, in tutto o in parte, dall'esistenza e dalla coscienza umana. Questa secolarizzazione non è soltanto una minaccia esterna per i credenti ma si manifesta già da tempo in seno alla Chiesa stessa. Snatura dall'interno e in profondità la fede cristiana e, di conseguenza, lo stile di vita e il comportamento quotidiano dei credenti.
          La mentalità edonistica e consumistica predominante favorisce, nei fedeli come nei pastori, una deriva verso la superficialità e un egocentrismo che nuoce alla vita ecclesiale.
           La <<morte di Dio>> annunciata, nei decenni passati, da tanti intellettuali cede il posto ad uno sterile culto dell'individuo. In questo contesto culturale, c'è il rischio di cadere in un'atrofia spirituale e in un vuoto del cuore, caratterizzati talvolta da forme surrogate di appartenenza  religiosa  e di vago spiritualismo. Si rivela quanto mai urgente reagire a simile deriva mediante il richiamo dei valori alti dell'esistenza. In questa prospettiva il mio predecessore, il Servo di Dio Giovanni Paolo II, consapevole dei cambiamenti radicali e rapidi delle società, con insistenza richiamò l'urgenza di incontrare l'uomo sul terreno della cultura per trasmettergli il messaggio evangelico.
          La sensibilità intellettuale e la carità pastorale di Papa Giovanni Paolo II lo spinse a mettere in risalto il fatto che la rivoluzione industriale e le scoperte scientifiche hanno permesso di rispondere a domande che prima erano parzialmente soddisfatte solo dalla religione. La conseguenza è stata che l'uomo contemporaneo ha spesso l'impressione di non aver più bisogno di nessuno per comprendere, spiegare e dominare l'universo; si sente il centro di tutto, la misura di tutto.
           Più recentemente la globalizzazione, per mezzo delle nuove tecnologie dell'informazione, ha avuto non di rado come esito anche la diffusione in tutte le culture di molte componenti materialistiche e individualistiche dell'Occidente. La luce della ragione, esaltata, ma in realtà impoverita, dall'Illuminismo, si sostituisce radicalmente alla luce della fede, alla luce di Dio.
          Sia la scienza che la fede hanno metodi, ambiti, oggetti di ricerca, finalità e limiti, e devono rispettare e riconoscere all'altra la sua legittima possibilità di esercizio autonomo secondo i propri principi; entrambe sono chiamate a servire l'uomo e l'umanità, favorendo lo sviluppo e la crescita integrale di ciascuno e di tutti.

Emmanuele

Fonte : Avvenire del 9 Marzo 2008

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