La
secolarizzazione minaccia anche la Chiesa
E' questa una
questione fondamentale per il futuro dell'umanità e della Chiesa. La secolarizzazione
mette a dura prova la vita cristiana dei fedeli e dei pastori.
La secolarizzazione, che si presenta nelle culture come
impostazione del mondo e dell'umanità senza riferimento alla Trascendenza,
invade ogni aspetto della vita quotidiana e sviluppa una mentalità in cui Dio è
di fatto assente, in tutto o in parte, dall'esistenza e dalla coscienza umana.
Questa secolarizzazione non è soltanto una minaccia esterna per i credenti ma
si manifesta già da tempo in seno alla Chiesa stessa. Snatura dall'interno e in
profondità la fede cristiana e, di conseguenza, lo stile di vita e il
comportamento quotidiano dei credenti.
La mentalità edonistica e consumistica predominante
favorisce, nei fedeli come nei pastori, una deriva verso la superficialità e un
egocentrismo che nuoce alla vita ecclesiale.
La <<morte di Dio>> annunciata, nei
decenni passati, da tanti intellettuali cede il posto ad uno sterile culto
dell'individuo. In questo contesto culturale, c'è il rischio di cadere in
un'atrofia spirituale e in un vuoto del cuore, caratterizzati talvolta da forme
surrogate di appartenenza religiosa e di vago spiritualismo. Si
rivela quanto mai urgente reagire a simile deriva mediante il richiamo dei valori
alti dell'esistenza. In questa prospettiva il mio predecessore, il Servo di Dio
Giovanni Paolo II, consapevole dei cambiamenti radicali e rapidi delle società,
con insistenza richiamò l'urgenza di incontrare l'uomo sul terreno della
cultura per trasmettergli il messaggio evangelico.
La sensibilità intellettuale e la carità pastorale di Papa
Giovanni Paolo II lo spinse a mettere in risalto il fatto che la rivoluzione
industriale e le scoperte scientifiche hanno permesso di rispondere a domande
che prima erano parzialmente soddisfatte solo dalla religione. La conseguenza è
stata che l'uomo contemporaneo ha spesso l'impressione di non aver più bisogno
di nessuno per comprendere, spiegare e dominare l'universo; si sente il centro
di tutto, la misura di tutto.
Più recentemente la globalizzazione, per mezzo delle nuove tecnologie
dell'informazione, ha avuto non di rado come esito anche la diffusione in tutte
le culture di molte componenti materialistiche e individualistiche
dell'Occidente. La luce della ragione, esaltata, ma in realtà impoverita,
dall'Illuminismo, si sostituisce radicalmente alla luce della fede, alla luce
di Dio.
Sia la scienza che la fede hanno metodi, ambiti, oggetti di ricerca, finalità e
limiti, e devono rispettare e riconoscere all'altra la sua legittima
possibilità di esercizio autonomo secondo i propri principi; entrambe sono
chiamate a servire l'uomo e l'umanità, favorendo lo sviluppo e la crescita
integrale di ciascuno e di tutti.
Emmanuele
Fonte :
Avvenire del 9 Marzo 2008
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