La vera
storia di Gesù. Parte 2
Gerusalemme è una città santa per
tutti coloro che riconoscono un solo Dio (ebrei, cristiani, musulmani), anche
se la loro idea della divinità non è la stessa.
Per gli ebrei, la città è diventata
sacra da quando il re Davide l'ha conquistata, più di mille anni prima di Gesù.
Per venti secoli, i Cananei erano stati padroni di quel luogo, molto importante
per la presenza di fonti e per le buone possibilità di difesa. Ma né Giosuè né
Saul erano riusciti a impadronirsene.
Davide, dopo la conquista, fece di
Gerusalemme la sua capitale politica, amministrativa e giudiziaria. Vi costruì
il suo palazzo e soprattutto vi portò solennemente l'Arca dell'Alleanza, il
cofano sacro contenente le Tavole Della Legge, che aveva seguito i figli
d'Israele in tutte le loro peregrinazioni. Prima di Davide, la città si chiamò
Ophel e poi Urusalim. Il re la chiamò Yerushalaim e il mutamento di nome voleva
indicare anche l'inizio di una nuova storia.
A quell'epoca la città era molto
piccola: occupava una parte della collina di Ophel. Più tardi si estese verso
nord e occupò la zona sulla quale Salomone fece poi costruire il Tempio,
depositandovi l'Arca. Cinquecento anni dopo, gli ebrei partirono per l'esilio e
ai loro occhi, allora, Gerusalemme divenne il simbolo di un passato glorioso e
di una speranza tenace, che valicò secoli e millenni. Ogni ebreo considera
Gerusalemme come il luogo della terra più vicino a Dio e come il luogo in cui
si è sviluppata l'esperienza religiosa dei primi uomini con i quali Dio abbia
dialogato. La tradizione ebraica riassume questo concetto in un'immagine
affascinante: tutte le preghiere che si fanno, in qualsiasi parte del mondo,
vengono concentrate a Gerusalemme, prima di essere presentate a Dio.
Teniamo presente, tuttavia, che
Gerusalemme ha questo incommensurabile valore agli occhi degli Ebrei,
essenzialmente perché ospita il Tempio. Non c'è che quel Tempio al mondo; e, se
viene distrutto, non si potrà mai ricostruirlo altrove. Per i cristiani è
diverso. Gerusalemme non rappresenta il passato, il presente e il futuro della
fede. Appartiene solo al passato. E' stata teatro privilegiato di avvenimenti
che non si ripeteranno mai: in questa misura la città ha per essi un valore
affettivo e simbolico. IL "cenacolo", dove si riunirono Gesù e gli
apostoli, l'orto degli Ulivi, il Golgota e il Santo Sepolcro sono altrettanti
punti di riferimento di un destino indimenticabile: ma Cristo non è più a
Gerusalemme soltanto, è dappertutto.
Infine, Gerusalemme occupa un posto
particolarissimo anche nell'universo religioso musulmano. I seguaci dell'Islam
la chiamano "Al Quds" ("la sacra", in arabo) e anche per
loro essa è il punto in cui la terra si avvicina al cielo: è da Gerusalemme che
Maometto salì in sogno verso i Cieli, ed è ancora a Gerusalemme che tutti gli
uomini appariranno <<nella nudità della loro anima>> per essere
giudicati.
FONTE:
Titolo: La vera storia di Gesù; Editore: San Paolo; a cura di Gianfranco Ravasi
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