venerdì 27 novembre 2015

LA CITTA' TRE VOLTE SANTA



La vera storia di Gesù. Parte 2

            Gerusalemme è una città santa per tutti coloro che riconoscono un solo Dio (ebrei, cristiani, musulmani), anche se la loro idea della divinità non è la stessa.

            Per gli ebrei, la città è diventata sacra da quando il re Davide l'ha conquistata, più di mille anni prima di Gesù. Per venti secoli, i Cananei erano stati padroni di quel luogo, molto importante per la presenza di fonti e per le buone possibilità di difesa. Ma né Giosuè né Saul erano riusciti a impadronirsene.

            Davide, dopo la conquista, fece di Gerusalemme la sua capitale politica, amministrativa e giudiziaria. Vi costruì il suo palazzo e soprattutto vi portò solennemente l'Arca dell'Alleanza, il cofano sacro contenente le Tavole Della Legge, che aveva seguito i figli d'Israele in tutte le loro peregrinazioni. Prima di Davide, la città si chiamò Ophel e poi Urusalim. Il re la chiamò Yerushalaim e il mutamento di nome voleva indicare anche l'inizio di una nuova storia.

            A quell'epoca la città era molto piccola: occupava una parte della collina di Ophel. Più tardi si estese verso nord e occupò la zona sulla quale Salomone fece poi costruire il Tempio, depositandovi l'Arca. Cinquecento anni dopo, gli ebrei partirono per l'esilio e ai loro occhi, allora, Gerusalemme divenne il simbolo di un passato glorioso e di una speranza tenace, che valicò secoli e millenni. Ogni ebreo considera Gerusalemme come il luogo della terra più vicino a Dio e come il luogo in cui si è sviluppata l'esperienza religiosa dei primi uomini con i quali Dio abbia dialogato. La tradizione ebraica riassume questo concetto in un'immagine affascinante: tutte le preghiere che si fanno, in qualsiasi parte del mondo, vengono concentrate a Gerusalemme, prima di essere presentate a Dio.

            Teniamo presente, tuttavia, che Gerusalemme ha questo incommensurabile valore agli occhi degli Ebrei, essenzialmente perché ospita il Tempio. Non c'è che quel Tempio al mondo; e, se viene distrutto, non si potrà mai ricostruirlo altrove. Per i cristiani è diverso. Gerusalemme non rappresenta il passato, il presente e il futuro della fede. Appartiene solo al passato. E' stata teatro privilegiato di avvenimenti che non si ripeteranno mai: in questa misura la città ha per essi un valore affettivo e simbolico. IL "cenacolo", dove si riunirono Gesù e gli apostoli, l'orto degli Ulivi, il Golgota e il Santo Sepolcro sono altrettanti punti di riferimento di un destino indimenticabile: ma Cristo non è più a Gerusalemme soltanto, è dappertutto.

            Infine, Gerusalemme occupa un posto particolarissimo anche nell'universo religioso musulmano. I seguaci dell'Islam la chiamano "Al Quds" ("la sacra", in arabo) e anche per loro essa è il punto in cui la terra si avvicina al cielo: è da Gerusalemme che Maometto salì in sogno verso i Cieli, ed è ancora a Gerusalemme che tutti gli uomini appariranno <<nella nudità della loro anima>> per essere giudicati.

FONTE: Titolo: La vera storia di Gesù; Editore: San Paolo; a cura di Gianfranco Ravasi

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