giovedì 26 novembre 2015

INDISPENSABILE CONTATTO PERSONALE



Evangelii Nuntiandi. Parte 4

            Riprendiamo, da martedì scorso, il discorso sulla evangelizzazione con l'aiuto della esortazione apostolica di PAOLO VI. Da questo documento noi continueremo, come fatto sin'ora,  a trarre concetti importati che ci interessano per la realizzazione di un programma di evangelizzazione. Vediamo!

La testimonianza della vita

            Per la Chiesa, la testimonianza di una vita autenticamente cristiana, abbandonata in Dio in una comunione che nulla deve interrompere, ma ugualmente donata al prossimo con uno zelo senza limiti, è il primo mezzo di evangelizzazione. <<L'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri - , dicevamo lo scorso anno a un gruppo di laici - o se ascolta i maestri la fa perché sono dei testimoni>>. S. Pietro esprimeva bene ciò quando descriveva lo spettacolo di una vita casta e rispettosa che <<conquista senza bisogno di parole quelli che si rifiutano di credere alla Parola>>. E' dunque mediante la sua condotta, mediante la sua vita, che la Chiesa evangelizzerà innanzitutto il mondo, vale adire mediante la sua testimonianza vissuta di fedeltà al signore Gesù, di povertà e di distacco, di libertà di fronte ai poteri di questo mondo, in una parola, di santità.

Una predicazione vivente

            Non è superfluo sottolineare, inoltre, l'importanza e la necessità della predicazione. <<Come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi? ... La fede dipende dunque dalla predicazione e la predicazione a sua volta si attua per la parola di Cristo>>. Questa legge posta un giorno dall'Apostolo Paolo  conserva oggi tutta la sua forza.

            Sì, è sempre indispensabile la predicazione, questa proclamazione verbale di un messaggio. 

La catechesi

            Bisogna soprattutto preparare buoni catechisti - catechisti parrocchiali, istitutori, genitori - preoccupati di perfezionarsi in questa arte superiore, indispensabile ed esigente dell'insegnamento religioso.

Utilizzazione dei <<mass media>>

            La catechesi o l'approfondimento ulteriore della fede, non possono fare a meno dei mass media.

            Posti al servizio del Vangelo, essi sono capaci di estendere quasi all'infinito il campo di ascolto della Parola di Dio, e fanno giungere la Buona Novella a milioni di persone.  La Chiesa si sentirebbe colpevole di fronte al suo Signore se non adoperasse questi potenti mezzi, che l'intelligenza umana rende ogni giorno più perfezionati; servendosi di essi la Chiesa <<predica sui tetti>> il messaggio di cui è depositaria; in loro essa trova una versione moderna ed efficace del pulpito. Grazie ad essi riesce a parlare alle moltitudini.

Indispensabile contatto personale

            Accanto alla proclamazione fatta in forma generale del Vangelo, l'altra forma della sua trasmissione, da persona a persona, resta valida ed importante. Il Signore l'ha spesso praticata - come ad esempio attestano le conversazioni con Nicodemo, Zaccheo, la Samaritana, Simone il fariseo e con altri - ed anche gli Apostoli. C'è forse in fondo una forma diversa di esporre il Vangelo, che trasmettere ad altri la propria esperienza di fede? Non dovrebbe accadere che l'urgenza di annunziare la Buona Novella a masse di uomini facesse dimenticare questa forma di annuncio mediante la quale la coscienza personale di un uomo è raggiunta, toccata da una parola del tutto straordinaria che egli riceve da un altro. Noi non potremmo lodare a sufficienza quei sacerdoti che, attraverso il Sacramento della Penitenza o attraverso il dialogo pastorale, si mostrano pronti a guidare le persone nelle vie del Vangelo, a confermarle nei loro sforzi, a rialzarle se sono cadute, ad assisterle sempre con discernimento e disponibilità.

Il ruolo dei Sacramenti

            Non si insisterà mai abbastanza sul fatto che l'evangelizzazione non si esaurisce nella predicazione e nell'insegnamento di una dottrina. Essa deve raggiungere la vita: la vita naturale alla quale dà un senso nuovo, grazie alle prospettive evangeliche che le apre; 

            L'evangelizzazione dispiega così tutta la sua ricchezza quando realizza il legame più intimo, e meglio ancora una intercomunicazione ininterrotta, tra la Parola e i Sacramenti.

            Se è ben orientata, soprattutto mediante una pedagogia di evangelizzazione, è ricca di valori. Essa manifesta una sete di Dio che solo i semplici e i poveri possono conoscere; rende capaci di generosità e di sacrificio fino all'eroismo, quando si tratta di manifestare la fede; comporta un senso acuto degli attributi profondi di Dio; la paternità, la provvidenza, la presenza amorosa e costante; genera atteggiamenti interiori raramente osservati altrove al medesimo grado: pazienza, senso della croce nella vita quotidiana, distacco, apertura agli altri, devozione. A motivo di questi aspetti, noi la chiamiamo volentieri <<pietà popolare>>, cioè religione del popolo, piuttosto che religiosità.

Una destinazione universale

            <<Andate in tutto l mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura>>.

            Dobbiamo constatare con tristezza che l'opera evangelizzatrice della Chiesa è fortemente contrastata, se non impedita, da poteri pubblici. Avviene, anche ai nostri giorni, che annunziatori della Parola di Dio siano privati dei loro diritti, perseguitati, minacciati, eliminati per il solo fatto di predicare Gesù Cristo e il suo Vangelo. Ma noi abbiamo fiducia che, malgrado queste prove dolorose, alla fin fine l'opera di questi apostoli non verrà meno in nessuna regione nel mondo.

            Nonostante tali avversità, la Chiesa ravviva sempre la sua ispirazione più profonda, quella che le viene direttamente dal Maestro: A tutto il mondo! A tutte le creature! Fino agli estremi confini della terra! Essa lo ha fatto di nuovo nel recente Sinodo, come un appello a non imprigionare l'annuncio evangelico limitandolo a un settore dell'umanità, o a una classe di uomini, o a un solo tipo di cultura. Altri esempi potrebbero essere rivelatori. 

Cordiali lettori, vi rimando a martedì prossimo. Un saluto, EMMANUELE

FONTE: Titolo: Evangelii Nuntiandi; Autore: Paolo VI; Editore: ELLEDICI

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