giovedì 19 novembre 2015

CONTENUTO DEL VANGELO



Evangelii Nuntiandi. Parte 2

L'annuncio del Regno di Dio

            Evangelizzatore, il Cristo annunzia prima di tutto un Regno, il Regno di Dio, il quale è tanto importante, rispetto a Lui, che tutto diventa << il resto >>, che è << dato in aggiunta >>. Solo il Regno è dunque assoluto e rende relativa ogni altra cosa.

            Il Regno di Dio e la salvezza, ognuno deve conquistarli con la forza  con la fatica e la sofferenza, con una vita secondo il Vangelo, con la rinunzia e la croce, con lo spirito delle beatitudini.

Evangelizzazione, vocazione propria della Chiesa

            Dice S. Paolo: << Per me evangelizzare non è un titolo di gloria, ma un dovere. Guai a me se non predicassi il Vangelo! >>.      Evangelizzare, infatti è la grazia e la vocazione propria della Chiesa, la sua identità più profonda.
Legami reciproci tra la Chiesa e l'evangelizzazione

            La Chiesa nasce dall'azione evangelizzatrice di Gesù e dei Dodici.

            Infatti la comunità dei cristiani non è mai chiusa in se stessa. In essa la vita intima - la vita di preghiera, l'ascolto della Parola e dell'insegnamento degli Apostoli, la carità fraterna vissuta, il pane spezzato - non acquista tutto il suo significato se non quando essa diventa testimonianza, provoca l'ammirazione e la conversione, si fa predicazione e annuncio della Buona Novella. Così tutta la Chiesa riceve la missione di evangelizzare, e l'opera di ciascuno è importante per il tutto.

            Evangelizzatrice, la Chiesa comincia con l'evangelizzare se stessa. Comunità di credenti, comunità di speranza vissuta e partecipata, comunità d'amore fraterno, essa ha bisogno di ascoltare di continuo ciò che deve credere, le ragioni della sua speranza, il comandamento nuovo dell'amore. Popolo di Dio immerso nel mondo, e spesso tentato dagli idoli, essa ha sempre bisogno di sentir proclamare << la grandi opere di Dio >>, che l'hanno convertita al Signore, ed essere nuovamente convocata e riunita da Lui. Ciò vuol dire, in una parola, che essa ha sempre bisogno d'essere evangelizzata, se vuol conservare freschezza, slancio e forza per annunziare il Vangelo. Il Concilio Vaticano II ha ricordato e il Sinodo del 1974 ha fortemente ripreso questo tema della Chiesa che si evangelizza mediante una conversione e un rinnovamento costanti, per evangelizzare il mondo con credibilità.

            La Chiesa è depositaria della Buona Novella che si deve annunziare.

            Il contenuto del Vangelo, e quindi dell'evangelizzazione, essa lo conserva come un deposito vivente e prezioso, non per tenerlo nascosto, ma per comunicarlo

            Inviata ed evangelizzata, la Chiesa, a sua volta, invia gli evangelizzatori.

La Chiesa, inseparabile dal Cristo

            E' bene accennare a un momento come questo, quando avviene di sentire, non senza dolore, persone, che vogliamo credere ben intenzionate, ma certamente disorientate nel loro spirito, ripetere che esse desiderano amare il Cristo, ma non la Chiesa, ascoltare il Cristo, ma non la Chiesa, appartenere al Cristo, ma al di fuori della Chiesa. L'assurdo di questa dicotomia appare nettamente in queste parole del Vangelo: <<Chi respinge voi, respinge me>>. E come si può voler amare il Cristo senza amare la Chiesa, se la più bella testimonianza resa a Cristo è quella di S. Paolo: <<Egli ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei >>?

Rinnovamento dell'umanità

            Evangelizzare, col suo influsso trasformare dal di dentro, rendere nuova l'umanità stessa: <<Ecco io faccio nuove tutte le cose>>. Ma non c'è nuova umanità, se prima non ci sono uomini nuovi, della vita secondo il Vangelo.

e degli strati dell'umanità

            Strati dell'umanità che si trasformano: per la Chiesa non si tratta soltanto di predicare il Vangelo in fasce geografiche sempre più vaste o a popolazioni sempre più estese, ma anche di raggiungere e quasi sconvolgere mediante la forza del Vangelo i criteri di giudizio, i valori determinanti, i punti di interesse, le linee di pensiero, le fonti ispiratrici e i modelli di vita dell'umanità, che sono in contrasto con la Parlo di Dio e col disegno della salvezza.

Evangelizzazione delle culture

            Occorre evangelizzare la cultura e le culture dell'uomo, partendo sempre dalla persona e tornando sempre ai rapporti delle persone tra loro e con Dio. Il Vangelo, e quindi l'evangelizzazione, non si identificano certo con la cultura, e sono dipendenti rispetto a tutte le culture. Tuttavia il Regno, il Vangelo annunzia, è vissuto da uomini profondamente legati a una cultura, e la costruzione del Regno non può non avvalersi degli elementi della cultura e delle culture umane. Indipendenti di fronte alle culture, il Vangelo e l'evangelizzazione non sono necessariamente incompatibili con esse, ma capaci di impregnarle tutte, senza asservirsi ad alcuna.

            La rottura tra Vangelo e cultura è senza dubbio il dramma della nostra epoca, come lo fu anche di altre. Occorre quindi fare tutti gli sforzi in vista di una generosa evangelizzazione della cultura, più esattamente delle culture. Esse devono essere rigenerate mediante l'incontro con la Buona Novella. Ma questo incontro non si produrrà, se la Buona Novella non è proclamata.

FONTE: Titolo: Evangelii Nuntiandi; Autore: Paolo VI; Editore: ELLEDICI

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