Care
amiche, cari amici
Se posso permettermi un suggerimento
a proposito del Sinodo straordinario dei vescovi intorno alla famiglia
cominciato domenica e che si concluderà il 19 ottobre con la beatificazione del
Papa dell'Humanae vitae, è quello di fare una cosa che assomiglia al
digiuno eucaristico, cioè rifiutarsi di assumere il veleno che esce dalle
interviste che ormai tutti, dal cardinale all'ultimo fedele, si sentono in
dovere di rilasciare alla stampa, scritta, online o radiotv.
Un veleno che sta trasformando il
Sinodo, che venne istituito proprio dal beato Paolo VI per aiutare il Papa a
fornire un’indicazione magisteriale contenuta nell'esortazione apostolica
post-sinodale, in uno scontro fra opposte tifoserie, senza che peraltro la
partita sia visibile perché viene giocata a porte chiuse.
Certo, le interviste non sono tutte
uguali. Ci sono quelle che ribadiscono la dottrina di sempre sul matrimonio e
quelle che lasciano immaginare cambiamenti rivoluzionari a proposito della famiglia,
ci sono quelle che coniugano il buon senso che tiene conto dei cambiamenti
avvenuti nella cultura e nel costume per trovare un modo efficace di fare
innamorare i giovani del "fare famiglia" (che è il vero problema di
oggi) e ci sono anche le interviste ambigue o comunque inutili.
Però la sensazione del lettore è che
quanto richiesto dal Pontefice, cioè di evitare interviste e polemiche pur
esternando apertamente all'interno dei lavori sinodali la propria opinione, sia
stato completamente disatteso da quanti in questi giorni hanno trasformato il
Sinodo in una sorta di congresso di partito, eccitati da giornalisti alla
ricerca di scoop.
Il suggerimento è dunque di stare
tranquilli, di ricordare che la Chiesa è del Signore e che Lui la vuole salvare
nonostante noi, di attenerci ai documenti ufficiali e di astenersi dalle
interviste, dalle polemiche e dai titoli dei giornali fatti apposta per
aumentare le vendite e non per servire la verità. E di ricordare che il
documento del Magistero uscirà dopo il prossimo Sinodo ordinario sulla
famiglia, quando il Papa pubblicherà l'esortazione apostolica postsinodale
sulla famiglia. Tranquillità e pace, come ha detto Francesco concludendo il
breve intervento all'inizio dei lavori, "perché il Sinodo si svolge sempre
cum Petro e sub Petro, e la presenza del Papa è garanzia per
tutti e custodia della fede".
Infatti, come ha scritto Costanza
Miriano su Avvenire, qualunque cosa il Pontefice deciderà noi saremo con
lui. Sono assolutamente d'accordo.
Marco
Invernizzi di Alleanza Cattolica
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