Penso
che l'impegno contro le mafie sia un dovere di ogni uomo giusto e della società
civile, quella parte buona che trova appunto la sua voce anche nell'associazione Libera di don Ciotti, che,
lo ricordo, vive sotto scorta. L'associazione Libera è un contenitore di altre
associazioni di impegno civile. Libera vuole rompere l'omertà, la
disinformazione, perché la lotta contro la mafia è una lotta, prima di tutto,
culturale (insieme a quella, ovviamente, investigativa e di repressione). Non
dimentichiamo che anche la Chiesa è in trincea, contro le mafie, con i suoi
avamposti: parroci e vescovi con
parrocchie e diocesi sul territorio interessato dal fenomeno. Qualcuno ha
dato la vita, non dimentichiamoci, per esempio, don Puglisi a Brancaccio a Palermo.
Il cammino di Libera prosegue oltre i suoi vent'anni e con esso cresce l'attenzione e la cura della programmazione delle attività di E ! State Liberi, i campi estivi di impegno e formazione che da 11 anni accompagnano il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, permettendo alle realtà che svolgono il delicato compito di restituirli alla collettività di non restare sole, coinvolgendo ogni estate migliaia di giovani e meno giovani in attività di impegno, scoperta e approfondimento sul fenomeno mafioso. Restano saldi i pilastri di questo progetto. In una società che qualcuno vorrebbe sempre più tesa ad un individualismo selvaggio, ad una pigrizia cronica finalizzata all'annullamento del pensiero critico c'è chi pratica esercizio di corresponsabilità, cittadinanza e partecipazione, e lo fa sporcandosi le mani, mettendosi in gioco e contribuendo alla riappropriazione pubblica di locali, ville e terreni frutto dei profitti illeciti e della violenza mafiosa.
Sempre
in quella stessa società che qualcuno vorrebbe anche superficiale e
disinteressata, resistono e si moltiplicano i cittadini che scelgono di
assumersi la propria parte di responsabilità. Scelgono di andare a fondo
delle ragioni che permettono alle mafie, dopo secoli, di non estinguersi,
scoprendo con quali strumenti si può dare il proprio piccolo grande contributo
nel mondo dell'antimafia sociale.
Nel 2016, a vent'anni
dall'approvazione della legge di iniziativa popolare per il riutilizzo sociale
dei beni confiscati alle mafie, Libera
rinnova E ! State Liberi come strumento di Memoria e Impegno. E vuole
scrivere una pagina nuova, insieme ai
familiari delle vittime innocenti, proseguendo quell'abbraccio ideale che
il 21 marzo ha accompagnato nel loro cammino di verità e giustizia, e con le
realtà sociali che praticano ogni giorno sui beni confiscati un modello
alternativo, è possibile, alla cultura della prevaricazione mafiosa.
Bollono in pentola interessanti
novità anche per quanto riguarda i campi di approfondimento tematico: per
sviluppare competenze approfondite e liberare la creatività dei partecipanti,
saranno affiancate ai campi di Mediattivismo, ai campi Internazionali e a
quelli legati alle campagne Miseria Ladra ed Illuminiamo la Salute, nuove
sperimentazioni sulla musica, sul cinema e i linguaggi audiovisivi con il
coinvolgimento di Cinemovel Foundation. Se a qualcuno venisse la curiosità di
conoscere da vicino le esperienze di riuso sociale dei beni confiscati,
l'invito è a partecipare a E ! State Liberi. Venite a conoscere chi 365 giorni
l'anno prova a ridare dignità e bellezza a quei beni, oggi patrimonio
collettivo, attraverso il recupero produttivo che consente il reinserimento
lavorativo di chi sconta svantaggi fisici o psichici o ha sbagliato e prova a
rimettersi in gioco, o attraverso la loro messa a disposizione della
collettività, o attraverso la cura delle fasce più deboli ed esposte della
nostra società ed emigranti richiedenti asilo.
Nessun commento:
Posta un commento