sabato 22 ottobre 2016

IL CAMMINO DI SANTIAGO DE COMPOSTELA



            
Con questo articolo vorrei raccontarvi brevemente l'esperienza del nostro caro amico Maurizio che ha percorso, in pellegrinaggio, il cammino che porta a Santiago de Compostela. Maurizio ci ha fatto vedere anche il foglio con su tutti i timbri delle varie stazioni poste lungo il percorso. Ma prima di porre alla vostra attenzione il suo racconto facciamo un breve cenno storico.




            Il Cammino di Santiago de Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago de Compostela, presso cui ci sarebbe la tomba dell'Apostolo Giacomo il Maggiore.

            Le strade francesi e spagnole che compongono l'itinerario sono state dichiarate patrimonio dell'umanità dall'Unesco.

            Si tratta grosso modo (a secondo del sentiero e dell'allenamento) di un percorso di 800 km per la durata di 1 mese.

            Il Cammino di Santiago de Compostela è intimamente legato alla presenza della tomba di Giacomo il Maggiore e al suo ritrovamento, che risale al IX secolo. Anche se Giacomo è morto in Palestina, come scritto negli Atti degli Apostoli (At 12,1-2), la Legenda Aurea racconta:

            <<San Giacomo il Maggiore dopo l'ascesa di Gesù al cielo iniziò la sua opera di evangelizzazione della Spagna spingendosi fino in Galizia, remota regione di cultura celtica all'estremo ovest della penisola iberica. Terminata la sua opera Giacomo tornò in Palestina dove fu decapitato per ordine di Erode Agrippa nell'anno 44. I suoi discepoli, con una barca, guidata da un angelo, ne trasportarono il corpo nuovamente in Galizia per seppellirlo in un bosco vicino ad Iria Flavia, il porto romano più importante della zona. Nei secoli le persecuzioni e le proibizioni di visitare il luogo fanno sì che della tomba dell'apostolo si perdano memorie e tracce. Nell'anno 813 l'eremita Pelagio (o Pelayo), preavvertito da un angelo, vide delle strane luci simili a stelle sul monte Lliberon, dove esistevano antiche fortificazioni probabilmente di un antico villaggio celtico. Il vescovo Teodomiro, interessato al nostro fenomeno, scoprì in quel luogo una tomba, probabilmente di epoca romana, che conteneva tre corpi, uno dei tre aveva la testa mozzata ed è scritta: " Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomè".>>

            Per questo motivo si pensa che la parola Compostela deriva da Campus Stellae (campo della stella) o da Campos Tellum (terreno di sepoltura).

            Alfonso II il Casto (789 – 842), re delle Asturie e della Galizia, ordinò la costruzione sul posto di un tempio, i monaci benedettini nell'893 vi fissarono la loro residenza. Iniziarono così i primi pellegrinaggi alla tomba dell'apostolo (peregrinatio ad limina Sancti Jacobi), dapprima dalle Asturie e dalla Galizia, poi da tutta l'Europa.

            Santiago de Compostela fu distrutta nel 997 dall'esercito musulmano di Almanzor e poi ricostruita da Bermudo II di Leòn. Fu però il vescovo Diego Xelmìrez ad iniziare la trasformazione della città in luogo di culto e pellegrinaggio, facendo terminare la costruzione della Cattedrale, iniziata nel 1075, ed arricchendola con numerose reliquie.

Ed ecco l'esperienza del nostro Maurizio:

            Ciao mi chiamo Maurizio. Quest'estate ho percorso il cammino di Santiago e volevo condividere con voi quello che ho provato durante il mio cammino. Lungo il percorso ho incontrato oltre a persone anche sacerdoti che mi hanno  arricchito interiormente. Mi sono capitate cose che mai avrei pensato di meritare. Ho capito il significato del mio cammino quando, entrato in Cattedrale, mi sono recato alla Cappella Del Cristo. Il mio è un cammino di Ringraziamento nei confronti di Colui che ha dato la Sua Vita per salvarci.

            Mi ha fatto provare la stanchezza, il dolore, l'affanno, a volte il pensiero di mollare, ma ogni volta che io mi mettevo a pregare sapevo che Lui c'era sempre vicino a noi e vederlo quel giorno sulla Croce mi ha fatto capire che le mie fatiche, i miei dolori, i miei lamenti erano nulla in confronto a quello che Lui ha fatto per me. Ecco perché ringrazio tutti i giorni.

            Per ogni cosa che Lui mi dona non importa cosa sia, non potrà mai essere al pari di ciò che Lui ha fatto. Grazie Gesù per quello che mi hai regalato in questo mio cammino e per quello che continuerai a regalarmi, per avermi fatto incontrare l'Apostolo Giacomo. Si potrebbe andare avanti a raccontare per ore. Un grazie a mia moglie Cinzia per avermi sostenuto e accompagnato anch'essa da casa nel cammino. Il cammino prosegue ora da casa.

Un saluto Maurizio.

FONTE: Wikipedia, Maurizio.

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