Questi sono i dintorni di
Betlemme: colline calcaree con vegetazione selvatica, grotte e anfratti che
servono da rifugio alle greggi, ma anche a persone d'ogni specie: fuggiaschi,
gente respinta dal mondo, briganti. E' un primo segno: Gesù, nascendo in questo
ambiente naturale e umano, subito "indossa", tutta intera la nostra
umanità.
Al suo nome sono stati dati due significati: "Casa
del pane" (Beth-lehem) secondo un'interpretazione popolare; e "Casa
della dea Lahama" (Beth-Laham) secondo studi più recenti. Era chiamata
anche Efrata, che significa "ricca di frutti", perché i suoi dintorni
sono fertili.
Era patria di Davide e della sua famiglia e nel V secolo
avanti Cristo il profeta Michea preannunciò il suo straordinario destino:
<<Da te, Betlemme, nascerà il Dominatore di Israele...>>.
Posta a otto chilometri da Gerusalemme, sulla strada
carovaniera verso l'Egitto, Betlemme ha avuto per molto tempo una certa
importanza strategica. Di quel lontano periodo sono una testimonianza, ai tempi
di Gesù, le mura che la rinserrano. Nei suoi dintorni, le colline calcaree
presentano numerose grotte naturali, che servono di riparo alle greggi.
Dopo i tempi di Gesù, Betlemme ha avuto numerose
vicissitudini. Elena, madre dell'imperatore Costantino, vi fece costruire una
chiesa sulla grotta della Natività. Distrutta nel sesto secolo, la chiesa fu
ricostruita dall'imperatore Giustiniano. La cittadina passò poi sotto il
controllo degli Arabi, dei Crociati, dei Turchi, dei Giordani e attualmente
appartiene allo Stato di Israele. La sua popolazione attuale è di circa 30.000
persone ed è formata da cristiani e da musulmani.
FONTE: Titolo: La vera storia
di Gesù; Editore: San Paolo; a cura di Gianfranco Ravasi
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