La vera
storia di Gesù. Parte 3
C'è una cartina che mostra l'Idumea,
la Giudea, la Samaria, la Galilea, la Decapoli, con il lago di Genesaret ed il Mar Morto, che rappresenta
la Palestina dei tempi evangelici, con le caratteristiche
politico-amministrative dell'epoca, con le città, i villaggi, le strade e i
porti.
In questo paesaggio fisico e umano si colloca la vicenda terrena di
Gesù, che si intreccia con gli eventi determinati dalla presenza degli
occupanti romani, spesso in contrasto con la comunità ebraica.
La suddivisione politica del
territorio è indicata con la differente colorazione delle singole regioni.
Nella cartina si trovano anche città e luoghi non citati dai Vangeli o non
direttamente collegati a episodi evangelici. Li abbiamo indicati ugualmente per
fare della cartina anche un quadro il più possibile completo dell'ambiente
storico, culturale e religioso in cui venne a operare Gesù.
Alla morte di Erode il Grande (4
a.C.), il regno venne suddiviso fra i suoi tre figli: Archelao, Erode Antipa ed
Erode Filippo. Archelao ottenne la Samaria, la Giudea e l'Idumea. Tra i figli
di Erode egli godeva della peggiore reputazione. Il suo governo fu brutale e
tirannico: nel 6 d.C. Augusto lo depose e lo confinò in Gallia, ponendo il suo
territorio sotto il diretto controllo di un governatore romano.
Erode Antipa ebbe la Galilea e la
Perea con il titolo di tetrarca. Al tempo di pilato (26-36 d.C.) presentò una
lagnanza contro di lui, ottenendo l'ascolto di Tiberio. Da qui la loro
inimicizia.
A Erode Filippo, anche lui con il
titolo di tetrarca, furono assegnate l'Iturea, l'Ulata, la Batanea, la
Traconitide e l'Auranitide. La Sirio-Fenicia era una provincia romana.
La rubrica de "La vera storia di Gesù" prosegue venerdì prossimo18 dicembre.
FONTE:
Titolo: La vera storia di Gesù; Editore: San Paolo; a cura di Gianfranco Ravasi
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