La Sindone
in pillole. Parte 12
Ciò che rende unica la Sindone fra
tutti gli antichi reperti è la doppia impronta, frontale e dorsale, di un Uomo
adulto, privo di vesti, con baffi, barba e capelli lunghi ai lati del viso.
Le
teste, al centro del lenzuolo, sono separate da uno spazio di cm. 14 occupato
da un alone d'acqua. I piedi, con le punte convergenti, sono alle estremità,
più impressi nella parte dorsale che in quella frontale. La gamba sinistra
sembra più corta della destra, tanto che prima del mille Gesù era creduto zoppo
e per questo le croci russe hanno il suppedaneo obliquo.
Caratteristiche delle impronte sono:
la superficialità, la negatività, la mancanza di contorni e l'evanescenza
quando le si osserva da vicino. Accurate indagini microscopiche hanno esclusa
la presenza di colori o sostanze coloranti. L'immagine deriva da una
alterazione della cellulosa del lino, con ossidazione, disidratazione e
coniugazione delle molecole, limitata alla superficie visibile dei soli fili di
trama; essa non penetra all'interno dei fili, né si vede dal rovescio. Il
chiaroscuro non dipende dall'intensità della tinta ma dal numero delle fibre
alterate, in quanto formano punti di dimensione variabile, mai superiori ad un
1/15 di mm quadrati. Si possono contare 1000 di tali punti, sempre con la
stessa disposizione, in ogni quadrato di mm. 20 di lato. Le due impronte
risultano complessivamente composte da circa tre milioni di puntini.
Per la proprietà ottica su cui si
basa il mimetismo, detta <<inibizione neurale laterale>>, questa
discontinuità rende difficile l'osservazione diretta dell'impronta, che risulta
invece più facile nelle fotografie, dove si accentuano i contrasti ed i punti
tendono a fondersi fra loro.
Un negativo espressivo e dettagliato
come quello sindonico neppure oggi può essere programmato, ma nel passato
certamente nessuno lo poteva immaginare.
Dalla lunghezza dell'impronta
dorsale di cm. 205, togliendo i 22 cm. della pianta del piede, si ottiene una
statura apparente di cm. 183, la stessa riscontrabile nella <<Mensura
Christi>> dell'antico chiostro del Laterano.
FONTE:
Autore: Prof. Giorgio Tessiore; Titolo: La Santa Sindone e il suo mistero;
Edizioni Arti Grafiche San Rocco.
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