Introduzione
al nuovo testamento. Parte 4
Il secondo tipo di lettere
raccoglie, invece, una serie di sette scritti attribuiti a vari apostoli -
Giacomo, Pietro, Giovanni e Giuda - e
oscillanti tra il testo teologico molto ampio e profondo (pensiamo, ad esempio,
alla 1pietro e alla 1Giovanni), l'omelia (Giacomo, a esempio) e il biglietto
breve ed essenziale (2 e 3 Giovanni).
La tradizione le ha chiamate Lettere Cattoliche, cioè
<<universali>>, considerandole un messaggio destinato a tutta la
cristianità del I secolo, anche se in realtà esse sembrano riflettere l'ambito
ecclesiale dell'Asia Minore. La celebrazione del Dio amore ha reso famosa
soprattutto la 1Giovanni, ma non mancano spunti molto interessanti anche nelle
lettere di Pietro e di Giacomo.
Giungiamo, così, al terzo e ultimo
settore degli scritti neotestamentari. Esso comprende due opere profondamente
differenti tra loro e originali nella loro qualità. La prima è il libro degli Atti degli Apostoli, un grande affresco
della vita missionaria della Chiesa delle origini tratteggiato dall'evangelista
Luca. Da Gerusalemme, il vangelo, predicato da Pietro, dagli altri testimoni e
soprattutto da Paolo, raggiunge Roma, la capitale dell'impero, attraversando l'intera area del
Mediterraneo. L'attenzione è riservata in particolare a Paolo e ai suoi viaggi
missionari. Ma sono la parola di Cristo e lo Spirito Santo l'anima profonda che
sostiene la storia della Chiesa e il suo slancio missionario.
FONTE:
Titolo: Nuova guida alla Bibbia; Autore: Gianfranco Ravasi; Editore: San Paolo
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