giovedì 1 ottobre 2015

IL TESSUTO SINDONICO



La Sindone in pillole. Parte 11   

            La Sindone è un panno di lino spigato, lungo cm. 436 e largo 100, compresa una striscia di cm. 8 sul lato lungo posto in alto nelle ostensioni, che fu strappata non si sa quando né perché, ma ricucita con cura allo stesso posto.

            Il tessuto è una saia da quattro (3+1), dove ogni filo di trama passa sotto tre di ordito e sopra il quarto; il passaggio successivo si sposta dando un effetto diagonale che si inverte ogni quaranta fili e vien detto <<a spina di pesce>>. Le due cimose sui lati lunghi sono di tipo rarissimo. Ai lati corti vi sono piccoli orli ripiegati.

            Queste stoffe erano ignote all'Europa del medioevo, ma i telai a 4 licci, necessari per tesserle, erano usati dal tempo di Alessandro Magno. La torcitura dei fili è inversa rispetto a quella usata nell'antico Egitto e rare fibre di cotone, da sempre noto in India, incluse nei fili, fanno pensare al medioriente siropalestinese.

            Osservando la Sindone si notano subito gli annerimenti per bruciature, dovute all'incendio del 1532 che distrusse parzialmente anche la Sainte di Chambery. In una nicchia della parete del coro era riposto il reliquiario d'argento con la Sindone piegata in 48 doppi.

            Le fiamme divampate nella notte del 4 dicembre ne investirono la parte anteriore e le pieghe prossime ad essa rimasero alquanto annerite. Da una saldatura del coperchio cadde una goccia di metallo incandescente che forò tutti gli strati presso un angolo ripiegato. Su tali guasti le Clarisse applicarono 22 rappezzi subtriangolari, ricavati da Corporali d'altare; essi spiccano più chiari simmetricamente alle linee di bruciature. Più tardi uno fu sostituito e ne furono aggiunti altri 7 di fine tela grigia.

            L'acqua usata per raffreddare il metallo non bagnò tutta la stoffa, lasciando intorno agli ripiegati, rimasti asciutti, 21 aloni a losanga o quasi triangolari.

            Vi sono anche dei gruppi di piccole bruciature, più antiche, fatte mentre il panno era piegato in quattro.

            Le due estremità della striscia laterale portavano dei rappezzi, uno dei quali fu asportato, forse nel 1973.

            Ripetiamo il possibile percorso della Sindone: da Gerusalemme a Edessa e Costantinopoli, poi Lirey, Chambery e Torino.

            Nel Telo sindonico sono state trovate le seguenti fibre e pollini di piante: 

a) Granulo di polline fra le fibre del lino.
b) Polline di Pteranthus Dichotomus. pianta dei deserti sabbiosi e salati, aderente ad una fibra di lino
c) Phillyrea Angustifolia, pianta mediorientale.
d) Onosoma Syriacum, pianta che cresce sulle rovine di Gerusalemme.
e) Epimedium Pubigerum, pianta esclusiva dei dintorni di Costantinolpoli.

FONTE: Autore: Prof. Giorgio Tessiore; Titolo: La Santa Sindone e il suo mistero; Edizioni Arti Grafiche San Rocco.

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