giovedì 30 gennaio 2014

EUTANASIA DEI BAMBINI IN BELGIO

L’eutanasia per gli adulti (con un limite di età di 12 anni per i minori) è in vigore in Belgio sino dal 2002. Dall’approvazione fino ad oggi il ricorso al trattamento di fine vita è continuamente aumentato. Nel 2012 si sono verificati 1.432 casi, pari al 2% dei decessi in Belgio.

Nel 2013 il Senato del Belgio ha approvato con larga maggioranza una proposta di legge che estende l’Eutanasia a minori, bambini e giovani, malati terminali incapaci di intendere e volere e con “sofferenze insopportabili che non possono essere alleviate”. La verifica della situazione avverrà sotto il consiglio di un’equipe medica e con il consenso dei genitori, mentre la richiesta dovrà provenire dal diretto interessato e uno psicologo dovrà accertarne la piena consapevolezza al momento della decisione di “fine vita”.

La proposta di legge, ampiamente sostenuta dall’opinione pubblica del paese e da sondaggi promossi negli ultimi mesi, dovrà ora passare all'esame della camera belga. Gli unici che si oppongono sono i rappresentanti delle principali confessioni religiose: cattolici, protestanti, musulmani ed ebrei.

Il 22 gennaio 2014, i vescovi del Belgio hanno affrontato il problema in una Conferenza Episcopale a Grimbergen secondo i seguenti punti:
 
- il divieto di uccidere è alla base di ogni società civile;
- l’apertura dell’eutanasia ai minori rischia di preparare il campo anche per i disabili, persone affette da demenza, malati mentali e in generale a chi mostra stanchezza di vivere favorendo la tutela solo di chi non è malato o non è in condizioni di debolezza;
- la promozione dell’eutanasia a fronte della mancanza di adeguate pratiche mediche per lenire il dolore non è tollerabile in quanto il progresso medico scientifico permette di disporre di adeguate terapie anti dolore per i casi di grave sofferenza;
- la morte e la sofferenza sono temi che vanno affrontati come prove da vivere insieme, con la vicinanza e con il sostegno vicendevole in controtendenza con la solitudine e l’isolamento che la cultura e lo stile di vita favoriscono.

Samuele

(Fonte: articoli tratti da “Il Sole 24 Ore” e “Zenit”)

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari