martedì 4 agosto 2015

LIBRI PROFETICI



Introduzione all'Antico Testamento. Parte 6

Libri profetici.

            Essi sono l'espressione più viva della parola di Dio: se la terminologia    debar-Jhwh, <<parola del Signore>>, ricorre nell'Antico Testamento 241 volte, essa risuona per 221 volte proprio in collegamento a un profeta. Sigmund Mowinckel traduceva infatti la nota frase biblica <<La parola del Signore fu rivolta a ...>> con questa espressione: <<La parola del Signore divenne realtà attiva presso il profeta ...>>.

            Quattro sono i cosiddetti <<grandi profeti>>: Isaia il cui rotolo raccoglie la voce dei tre profeti, il classico Isaia dell'VIII secolo a.C. (il Dante della letteratura ebraica), e due poeti anonimi del VI secolo a.C. convenzionalmente indicati come Secondo e Terzo Isaia; il <<romantico>> Geremia con i due allegati delle Lamentazioni e di Baruc, quest'ultimo in realtà un'antologia di testi disparati; Ezechiele, profeta "barocco", e Daniele che, strettamente parlando, è uno scritto apocalittico.

            Segue ai grandi profeti una collezione di dodici profeti cosiddetti <<minori>>, di epoche diverse e di differente qualità letteraria: Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria e Malachia.

            FONTE: Titolo: Nuova guida alla Bibbia; Autore: Gianfranco Ravasi; Editore: San Paolo

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