Care amiche, cari amici,
Alleanza Cattolica fu fondata e costituita in maniera informale da Giovanni Cantoni nel 1960, e ricevette maggiore formalità a partire dal 1968; è regolata da un direttorio dal 1977, e possiede uno statuto dal 1998. Attualmente, al fondatore e reggente nazionale Giovanni Cantoni si affianca come reggente vicario Massimo Introvigne.
La parola del Papa
Sembra che le istituzioni italiane guardino prima ai programmi economici e solo in secondo luogo ai principi relativi alla vita e alla famiglia. Al contrario, le radici della crisi economica non sono soltanto, e neppure principalmente, economiche: sono morali, e ogni aggravamento della crisi morale attraverso leggi contrarie al diritto naturale non manca di avere gravi conseguenze anche sull’economia.
Come insegna l’enciclica Caritas in veritate, magna carta della dottrina sociale della chiesa per il secolo XXI, <<la questione sociale è diventata radicalmente questione antropologica>> e il << campo primario e cruciale [...] è oggi quello della bioetica, in cui si gioca radicalmente la possibilità stessa di uno sviluppo umano integrale>>. Nelle istituzioni italiane c’è una grave confusione sui <<principi non negoziabili>>.
Sei punti non negoziabili
Alleanza Cattolica invita i cattolici e i cittadini italiani che credono nel diritto naturale e nell’oggrttività del bene comune a impegnarsi sui seguenti sei punti essenziali :
1. A considerare l’aborto non una conquista, ma una sconfitta delle donne e a porre in essere misure efficaci che limitino il numero degli aborti, aiutino le madri in difficoltà, contrastino il ricorso alle pillole abortive e sostengano i singoli e le organizzazioni autenticamente pro life, nella prospettiva di quel superamento di ogni <<liberalizzazione>> o <<codificazione>> dell’aborto richiamato da ultimo da Papa Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2013;
2. A considerare eutanasia e suicidio assistito – come insegna l’enciclica Caritas in veritate - <<ingiustizie inaudite>>, frutto di <<posizioni culturali negatrici della dignità umana>>, e a sostenere in materia di fine vita esclusivamente prospettive giuridiche che non contengono alcuno spunto eutanasico e che contrastino l’attivismo giudiziario favorevole all’eutanasia;
3. A non introdurre alcuna norma che liberalizzi o renda più facile il consumo di droghe, anche cosiddette <<leggere>>;
4. A considerare il matrimonio esclusivamente come l’unione di un uomo e di una donna, opponendosi fermamente a qualunque forma di riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali, e in modo ancor più risoluto a leggi che permettono a coppie omosessuali l’adozione di bambini, nello stesso tempo impegnandosi in una reale promozione della famiglia e della maternità come motore della crescita, anche sociale ed economica, della società;
5. A contrastare leggi sulla cosiddetta omofobia che – ben al di là della lotta doverosa contro forme di violenza, di aggressione e d’ingiustizia discriminazione contro le persone omosessuali – si risolvano in divieti di promuovere e diffondere pubblicamente la tesi, ribadita nel Catechismo della Chiesa Cattolica, secondo cui <<gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati>>, <<sono contrari alla legge naturale>> e <<in nessun caso possono essere approvati>>;
6. A riconoscere il principio della libertà di educazione e la funzione fondamentale, benefica e indispensabile per il Paese delle scuole cattoliche, di ogni ordine e grado, nonchè le difficoltà che tali scuole oggi attraversano, impegnandosi formalmente anzitutto a non imporre nuove tasse che costringerebbero molti istituti a cessare la loro attività, quindi a realizzare effettivamente la libertà di educazione attraverso il sostegno ai genitori che scelgono la scuola cattolica o qualsiasi altra scuola non statale, in particolare con la detraibilità fiscale delle rette scolastiche e dei contributi liberamente corrisposti agl’istituti scolastici, conformemente al modello di sussidiarietà fiscale espressamente indicato nell’enciclica Caritas in veritate.
Non lasciamoci ingannare
Nessuno si lasci ingannare da chi deforma la nozione di <<principi non negoziabili>>. Si tratta di una nozione tecnica che Papa Benedetto XVI ha formulato ripetutamente citando i tre ambiti della vita, della famiglia e dell’educazione – talora aggiungendo come orizzonte fondamentale quello della libertà religiosa – e che non può essere distorta estendendola a sfere importantissime per il bene comune e che certamente nessuno suggerisce di trascurare, come il rispetto della legalità e il diritto al lavoro.
Emmanuele
Fonte: Cristianità n. 366. Organo di Alleanza Cattolica.
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