mercoledì 9 gennaio 2013

L'EUROPA CHE FU.PARTE PRIMA

Vediamo, con l’aiuto di questo libro, di vedere e approfondire quali furono le vere radici cristiane dell’Europa.
Verso l’anno 46, della nostra era, Roma cominciò ad essere evangelizzata dai primi missionari cristiani e poi dagli stessi santi apostoli Pietro e Paolo. Ma siccome gli Imperatori romani da Nerone a
 Diocleziano vedevano, nei cristiani, una minaccia al culto dell’Imperatore, ne uccisero circa sette milioni tra uomini e donne. E’ da questi primi martiri che iniziarono le “radici cristiane dell’Europa”.
Nell’anno 313, Costantino concedeva al cristianesimo la libertà di culto. Il battesimo di Clodoveo (496), re dei Franchi, portò ad una fiducia reciproca con la Chiesa che porterà alla diffusione del Cattolicesimo anche in tutti i popoli germanici.
Autori della cristianizzazione dei barbari furono i Vescovi delle antiche città romane che istituirono scuole di cultura latina e cristiana. L’Irlanda evangelizzata da San Patrizio e l’Inghilterra evangelizzata dal santo monaco Agostino produssero missionari evangelizzatori.
San Benedetto da Norcia volle che i suoi monaci lavorassero nell’agricoltura, nello studio e nell’apostolato. Fondò una decina di piccoli monasteri vicino a Roma. Poi fondò il Monastero più importante del mondo occidentale a Montecassino. Qui, nel 529, scrisse la famosa “Regola” monastica che si diffuse presto in tutta Europa.
I monaci bonificarono le zone paludose, costruivano reti di canali che trasportavano l’aqua ai campi, inventarono la rotazione delle culture per rendere più fertili i terreni.  Altra innovazione dei monaci benedettini fu quella energetica. Lungo un corso d’acqua venivano piazzati dei mulini a ruota sfruttando i quali conciavano le pelli, ventilavano le fornaci, battevano il ferro, frantumavano le pietre, fabbricavano il vetro, macinavano il grano, setacciavano i cereali. I monaci furono innovatori di attività assistenziali per i poveri e i viandanti rifocillati nei monasteri. Furono innovatori nella cultura con il salvataggio e la copiatura di codici antichi sia sacri che profani. Le scuole monastiche diventavano centri di vita religioisa e culturale. E’ un fatto storico che i barbari non hanno barbarizzato l’Europa ma il monachesimo cristiano ha civilizzato i barbari. Noi oggi in Europa, anche se non ce ne rendiamo conto, stiamo godendo i frutti di un lavoro, durato parecchi secoli, che i monaci hanno portato a termine con costanza e precisione per amore di Cristo.
Il monaco Alcuino diffuse la conoscenza del latino allo scopo di rendere possibile a tutti la lettura della Bibbia. Carlo Magno, con la collaborazione dei monaci, diffuse biblioteche e scuole. Nacquero verso il XII secolo le Università come continuazione delle “scuole” monastiche dei secoli precedenti. E’ nelle università che nacque La Scolastica ossia un nuovo metodo di studio; La lectio; La Quaestio; La Disputatio; La Conclusio.
Coloro che vogliono eliminare il Cattolicesimo nella formazione della attuale Europa, dimenticano volentieri di parlare di due fraticelli, uno italiano, Francesco d’Assisi e uno spagnolo, Domenico di Guzman. L’influsso dei Frati Francescani sulla vita sociale dell’Europa fu enorme e benefico.
Per capire completamente l’influsso dei religiosi sulle radici cristiane vi rimando al sucessivo post (cioè alla seconda parte).

Emmanuele
Fonte:
Autore: Don Massimo Astrua
Titolo: Europa, dove vai?
Editrice: Mimep-Docete

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