“Vieni e vedi” E’ la risposta che Filippo di Betsàida rivolge a
Natanaele (Gv 1, 40-51).
Proviamo
ad immaginare con quale gioia ed entusiasmo Filippo abbia annunciato a Natanale
l’incontro con il Messia…
In
realtà il primo a dare l’annuncio: “Abbiamo trovato il Messia” è stato Andrea,
fratello di Simon Pietro, che annuncia l’incontro per primo proprio al
fratello. Da questo annuncio segue la chiamata di Pietro e subito dopo (nel
Vangelo si dice il giorno dopo) quella di Filippo che a sua volta “trovando”
Natanaele gli annuncia:”Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè,
nella legge, e i profeti: Gesù, il Figlio di Giuseppe, di Nàzaret”.
Insomma
in termini “chimici” si potrebbe parlare di una reazione a catena: è bastato
l’annuncio di uno per scatenare la chiamata di altri che a loro volta hanno
dato l’annuncio ad altri ancora. Certamente i primi apostoli devono essere
stati colmi di entusiasmo e di gioia.
Del
resto il popolo di Israele aspettava da moltissimo tempo la venuta del Messia,
il realizzarsi della promessa di Dio: il tempo era giunto e proprio loro Lo
avevano “trovato”.
L’attesa
degli apostoli è l’attesa di ogni uomo che attende e spera di incontrare
Qualcuno di cui fidarsi veramente, Qualcuno che dia, anzi, che sia Speranza per
tutti, Qualcuno che lo sappia amare davvero.
Da
pochi giorni è iniziato l’anno dedicato alla Fede, anno della Seconda
Evangelizzazione: chiediamo al Signore la grazia di poter ricevere anche noi,
come cristiani, la gioia e l’entusiasmo dei primi apostoli nell’annunciare
l’incontro con Cristo.
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