sabato 27 ottobre 2012

I PADRI DEL DESERTO

I Padri del deserto sono monaci e la loro esistenza durò dal III al IV secolo insediandosi nella zona del delta del Nilo, in Egitto, nei deserti della Palestina e della Siria. Essi vivevano un’esperienza solitaria ma non al
 punto da essere completamente isolati. Infatti , a volte si facevano visite tra di loro per scambiarsi pensieri spirituali, ma soprattutto perchè i grandi maestri avevano dei disceploi di cui curarne la formazione spirituale. Il sabato e la domenica uscivano dalle loro capanne per radunarsi allo scopo di consumare un pasto in comune e la celebrazione dell’eucarestia. Essi vivevano della vendita, di stuoie e ceste, al mercato dalla quale guadagnavano i soldi per comprarsi il pane e per aiutare i poveri. L’insegnamento, che da loro ci deriva, è la vita cristiana vissuta come combattimento contro il male che è in noi, che è nel mondo e contro il demonio.
La vita dei Padri ha un riferimento biblico. Infatti essi leggevano quotidianamente la Bibbia. Il rischio in cui potevano cadere, con il loro stile di vita era l’accidia. Inoltre il pericolo di incorrere nel peccato, per loro, erano anche i pensieri che portavano le tentazioni, perciò essi orientavano il loro pensiero a Dio con l’aiuto del Vangelo. Essi orientavano la loro vita al lavoro e alla preghiera, per combatere il peccato, stile di vita che vale anche per noi, malgrado tutte le devianze delle nostre società.
Uno dei tanti insegnamenti che possiamo trarre dalla vita di questi monaci è che non è così importante il male che fanno gli altri, l’importante è che non lo faccciamo noi, e che cerchiamo di essere dei buoni cristiani. Uno di questi padri ha detto anche che l’inizio della salvezza è condannare se stessi.
Antonio dice che il demonio non lo si vince tanto con digiuni, penitenze o imprese spirituali ma lo si vince con l’umiltà, professandosi incapaci, deboli, peccatori, piccoli. Il combattimento per i Padri non è tanto contro il mondo, vivendo nel deserto, ma quanto contro se stessi ed il demonio. La battaglia contro se stessi è contro i propri sensi, cioè le proprie passioni.
Per i Padri del deserto il combattimento spirituale si svolge nel cuore e cioè il luogo dei pensieri e delle scelte morali, ma anche degli affetti e delle passioni. Essi dicono che il dovere dei cristiani è quello di costruire se stesso come persona virtuosa o meglio come persona simile a Cristo. Un’altro particolare della vita dei Padri è l’obbedienza. Per concludere si può dire che gli insegnamenti dei Padri valgono ieri come oggi.

Alcuni Padri del deserto sono: Antonio il Grande; Arsenio; Agatone; Ammone; Achille.

Emmanuele
Fonte:
Autore: Padre Livio Fanzaga
Titolo: Lotte e tentazioni dei Padri del deserto
Editrice: SUGARCO EDIZIONI

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