martedì 10 luglio 2012

COMUNISMO

Si dice che il socialismo e il comunismo siano versioni secolari del cristianesimo. Ma la differenza tra cristianesimo e socialismo e comunismo è che Gesù consigliò di liberarsi dei beni o proprietà, mentre il socialismo ed il comunismo vogliono distribuire i beni degli altri. Sant’ Agostino diceva che un mondo senza proprietà era possibile solo in paradiso.
 Si può affermare perciò che la proprietà è morale se usata con saggezza e per fini caritatevoli. L’idea di un tempo in cui la proprietà non esisteva è un mito, perchè gli studiosi sono d’accordo sul fatto che non c’è mai stato un tempo o un luogo in cui le attività produttive appartenevano alle collettività.
         Israele è la prima comunità in cui si trova traccia del possesso privato della terra. Nella Bibbia si parla di famiglie che possedevano terre. Anche nella Grecia classica la terra coltivabile era una proprietà individuale. Morelly scrisse che il vizio principale al mondo è l’avarizia. Tutti i mali hanno un’unica radice : il desiderio di possedere. Questo modo di pensare sta alla base di tutte le dottrine socialiste e comuniste.
Karl Marx e Friedrich Engels dissero che il socialismo era una teoria che dimostrava che il regno dell’uguaglianza era inevitabile. Marx ed Engels diedero vita ad una teoria socialista e scientifica con la quale dicevano che la proprietà privata non esisteva. Marx ed Engels dicevano che il capitalismo sarebbe stato soppiantato dal socialismo.
La cultura marxista promuoveva l’uguaglianza e l’abolizione della proprietà privata. C’era una crescente ostilità nei confronti del capitalismo per le differenze macroscopiche tra ricchi e poveri nel tenore di vita. Marx cercava di dimostrare che il capitalismo era lo stadio finale della società che sarebbe crollata in seguito alla rivoluzione degli operai.
Marx ed Engels rifiutavano i diritti civili, seconda i quali l’abolizione della proprietà privata è il presupposto della vera libertà. Essi auspicavano che venisse espropriata la borghesia dei suoi capitali e che si nazionalizzasse l’industria. Ma le previsioni di Marx si sono rivelate errate, infatti non ci furono rivoluzioni proletarie in nessun paese capitalista e progredito.
Il socialismo, in Russia, secondo Marx, avrebbe portato ad un potere dalle caratteristiche del defunto regime Zarista. Il totalitarismo sovietico germogliò quindi dal seme del marxismo sovietico piantato nel suolo del patrimonialismo zarista. A Lenin, per fondare un partito di rivoluzionari professionisti, gli servivano soldi e se li procurò anche con mezzi illetici, tra cui rapine a banche e appropriazione indebita di lasciti. Quella di Lenin fu una dittatura. Se volevano rimanere al potere i comunisti dovevano governare in modo dispotico e violento. Stalin era pronto a ricorrere al terrore per eliminare i suoi oppositori e spaventare il resto della popolazione.
La Russia era il primo stato della storia retto da un solo patito : il comunismo. L’ideale comunista dell’uguaglianza sociale, sarebbe rimasto uno slogan vuoto. Lenin volle che l’insurrezione dei cinque distretti dei contadini doveva essere spietatamente repressa. L’ordine fu di impiccare i contadini. Il tentativo di diffondere il comunismo all’estero cominciò alla fine della prima guerra mondiale.
Poi venne Stalin. Con Stalin i contadini subirono la confisca di tutti i beni e furono deportati in campi di lavoro in Siberia. Tra il 1930 ed 1931, secondo documenti ufficiali, 1.803.392 persone furono condannate alla deportazione e all’esilio. Si stima che il 30 per cento di coloro che riusciranno a scampare all’esecuzione morivano di fame e di freddo.
Il grande terrore colpiva i membri del partito (che venivano giustiziati) tanto quanto i cittadini comuni. Il clero subì enormi perdite: tra il 1937 e ’38 165.200 uomini di chiesa vennero arrestati per aver commesso il crimine di praticare la loro religione e di questi 106.800 furono fucilati. La diffusione del comunismo al resto del mondo sembrava solo una questione di tempo. Stalin instaurò la strategia del terrore con la cattura di ostaggi portati in campo di concentramento. Gli articoli 57 e 58 del Codice Penale furono clausole omnicomprensive che usò per giustiziare e imprigionare milioni di cittadini innocenti.

Emmanuele

Fonte:
Autore: Richard Pipes
Titolo: Comunismo
Editrice: Rizzoli

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