domenica 17 giugno 2012

Massoneria contro Chateauneuf

La valle della Galaure è scenario della lotta anticlericale, che caratterizza buona parte del periodo della III Repubblica.
 Nel XIX secolo lo Stato non si accupava, o si occupava poco, dell’istruzione. I comuni si rivolgevano, allora, ai religiosi e alle religiose, che costavano poco, davano un’educazione ritenuta sicura e seria e insegnavano i principi della fede ai bambini. La III Repubblica espelle i religiosi e li sostituisce con insegnanti formati nelle scuole normali, che sono, secondo Marcel Pagnol, dei <<seminari di anticlericalismo>>.
A Chateauneuf, dopo la partenza dei religiosi, le scuole laiche diventano un centro di propaganda antireligiosa nei riguardi dei bambini. Si costuituisce nel villaggio un gruppo anticristiano  che fa pressione sulla popolazione. Arriva a Chateauneuf anche una loggia massonica, che controlla più o meno le elezioni. Marthe Robin vedrà un giorno il suo catechismo strappato da qualcuno in una strada del villaggio, lo racconterà lei stessa nel 1961:<<Un giorno, andando a lezione di catechismo, tenevo sotto il braccio un’edizione dello stesso dalla copertina scura. Un signore di Chateauneuf mi dice: Dove vai? Molto fieramente gli risposi: Al catechismo. E questo?, indicando il catechismo, fammelo vedere! Glielo diedi, lui lo prese e lo strappò in due... Da quel momento mi sono così affezionata a questo libro, che l’ho custodito così, strappato, come una reliquia... Dovevo avere allora sette o otto anni>>.
La fiducia nella Chiesa diminuisce ed anche la pratica religiosa cala. Gli uomini frequentano meno la messa e intere famiglie si allontanano. A Chateauneuf il umero delle counioni pasquali cala da 105 uomini e 200 donne nel 1897 a 37 uomini, 92 donne e 47 banbini nel 1926. Le testimonianze dei parroci sono concordi sulla volontà di scristianizzazzare. Certamente la vita religiosa continua: tutti i bambini sono battezzati, ci si sposa in Chiesa e ci sono poche sepolture civili, ma vi è una crisi reale in tutta la campagna.
Emmanuele

Fonte: Marthe Robin

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