domenica 3 giugno 2012

GUARDIOLA: STRESS COME RIVALE IMBATTIBILE


Anche questo mese proponiamo un articolo del giornalista Carlo Nesti, che ringraziamo, su un tema particolare: lo stress che sta "tormentando" la vita non solo ai lavoratori nella morsa della crisi economica...

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E’ uno di quei periodi, nonostante l’assenza dello strazio di una guerra, in cui la vita appare, per molti-tanti-troppi di noi, “insopportabile”. E non solo per il pensionato (la metà del totale), che percepisce Euro 1.000 al mese, o per il giovane (il 36 per 100), che non trova lavoro. Si va ben al di là di ciò.

C’è il capo-famiglia, che, oltre a sopprimere se stesso, porta con sé moglie e figli. C’è l’imprenditore, che si suicida, annientato della crisi economica. C’è l’incapacità almeno di provare a compiere un passo indietro. O la vita è quella, alla quale eravamo abituati, o, se no, non vale più la pena di essere vissuta. 
Eppure, con la massima comprensione di autentiche tragedie personali, io credo che non per tutti, ma per una buona parte delle persone, esisterebbero buoni motivi per entrare in una nuova dimensione dell’esistenza. Nella semplicità, lontano dallo stress quotidiano, si manifestano tesori insospettabili. 
“Mi compiaccio con te, o Padre... che hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e ai saggi e le hai rivelate ai semplici. Sì, Padre, poiché tale è stato il tuo beneplacito” (Mt 11,25). Gesù ci insegna che “sapere”, cioè essere consapevoli (e ossessionati) di tutti i pregi e i difetti del mondo, non è sempre utile. 
La necessità di “vincere”, nella vita, in campo lavorativo come in campo sentimentale, è anche la necessità di vincere nello sport business. Chi ha la responsabilità di dovere imporsi a tutti i costi, non solo per convenienza propria, ma per interessi altrui, viene stretto da una morsa, pure mediatica, pazzesca. 
Siamo soliti chiamare “stress” questa lotta continua, e difensiva, contro le sollecitazioni esterne. Un allenatore come Guardiola del Barcellona, dopo avere vinto 13 titoli in 4 stagioni, ha deciso, improvvisamente, di “staccare la spina”, rinunciando ai 12 milioni all’anno, promessi da Abramovich del Chelsea. 
L’effetto-emulazione ha fatto sì che altri personaggi dello sport, apprezzati per il loro autocontrollo, manifestassero lo stesso tipo di disagio. Persino l’uomo, che fu “delle caverne”, abituato a sfidare le bestie feroci, pur di procurarsi del cibo, non riesce ad affrontare avversari ben più subdoli.
In 7 casi su 10, lo stress è causato dai propri pensieri. D’accordo: i pensieri sono, a loro volta, provocati da qualcosa, all’esterno di noi. Ma se alla Fede, che ridimensiona quanto è “terreno”, in una prospettiva Celeste, fosse consentito di lavorare sui suddetti pensieri, cambierebbero molte cose.

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