giovedì 15 marzo 2012

NON IL TANTO MA IL COME


In un' epoca come la nostra segnata dall’attivismo trovano eco le parole di Chiara Lubich che descrive bene come non sia mportante quanto si faccia, ma come lo si fa. 

Vi è mai capitato di tornare a casa la sera stanchi e vuoti? Vi è mai capitato di fare tanto bene e di sentirvi, nonostante tutto, ugualmente tristi? Vi proponiamo la lettura di una breve riflessione di Chiara Lubich tratta dal libro intitolato “Ogni momento è un dono” (ed. Città Nuova), nella speranza che possa essere di aiuto per vivere bene questa Quaresima e non solo…. “Per il cristiano non vale il tanto che fa, ma il come lo fa. Nemmeno Gesù storico ha cambiato il mondo. Anzi, a volte, sembrò fallire. L’importante è adempiere quel piano che Dio ha su di noi, e non di più, e certamente però non di meno. Lavoriamo al nostro posto, adorando la sua volontà che ci obbliga non solo all’attimo presente nel tempo, ma ad un solo particolare dell’opera che dobbiamo compiere nel mondo. Certo, se fra noi siamo disuniti, come tanti pezzetti staccati, avremo l’impressione di concludere piuttosto poco. Ma se siamo uniti, quello che fa uno lo si vede in funzione di quanto fanno gli altri. E allora ogni azione sembrerà acquistare ampiezza e respiro, non dico universale – è piccolo l’universo di fronte al Celo-, ma celeste. Amiamo dunque quel sorriso da donare, quel lavoro da svolgere, quella macchina da guidare, quel pasto da preparare, quell’attività da organizzare, quella lacrima da versare per Cristo nel fratello che soffre, quello strumento da suonare, quell’articolo o lettera da scrivere, quell’avvenimento lieto da condividere festosamente, quel vestito da ripulire… Tutto, tutto può diventare strumento per dimostrare a Dio e ai fratelli il nostro amore. Tutto è stato cnsegnato nelle nostre mani e nel nostro cuore, come il crocifisso al missionario, per l’evangelizzazione che dobbiamo operare nel mondo.”

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