Oggi in occasione
della festa della Natività di Maria, vorrei proporvi un bellissimo articolo
tratto dal giornalino “U ceru” della Parrocchia Maria SS. Assunta – Martano (LE)
proprio dedicato alla maternità.
Quale figura
potrebbe meglio incarnare il momento dell’attesa se non colei che dell’attesa
ha fatto la sua ragione di vita? Maria è in attesa di preghiera all’arrivo dell’Angelo
e lo ascolta come chi da questo incontro attende le risposte di ogni giorno.
Maria è in attesa fiduciosa dell’amore che supera ogni dubbio di Giuseppe; è in
attesa dell’azione di Gesù nel soddisfare i bisogni dei fratelli alle Nozze di
Cana ed è in attesa….del compiersi del volere di Dio. Se nella vita di ogni
giorno l’attesa è affiancata dal tremore, dai dubbi e dalle ansie spesso prive
di speranza, Maria ci insegna invece che proprio a Lei occorre affidarsi. La di-sperazione ci lascia inermi, fermi,
senza saper fare un passo oltre, Maria, invece, ci tiene per mano ed è Lei
quella speranza che diviene maternità
ossia, fa nascere quanto di buono esiste nel cuore di ognuno di noi.
Tobia
La gioia
dell’attesa
Tempo
di attesa, di gioia, di tenerezza, di dolcezza: i nove mesi che ci preparano ad
accogliere fra le braccia una nuova vita sono tutto questo, ma anche molto di
più!
Le
definizioni per indicare una donna incinta si sprecano, si va dalle più tenere
alle più colorite e in molti attendono il lieto evento con trepidazione, ma
soprattutto con molta moltissima curiosità!
Una
delle definizioni che più mi ha fatto riflettere è “compartecipe di Dio nell’ordine
della creazione!”… a pensarci bene non è cosa da poco, non che diventare
genitori sia privo di responsabilità, ma vista la cosa in quest’ottica sembra
davvero seria… quasi fa timore e, di riflesso, viene da pensare a Maria, la
nostra mamma celeste, a lei sì che la definizione sta a pennello! Come le sta a
pennello un’altra: “tabernacolo vivente”. E, allora, ti fermi e rifletti alle
varie implicazioni e capisci davvero di quale immenso dono ti è stato fatto da
Dio padre, un dono di grazia, un dono d’amore per il quale essere grati ogni
giorno!
Eppure,
come per molte delle cose umane, non sempre è facile perché, per dirla terra
terra, ci sono gli ormoni a complicare le cose, e ci sono le persone che usano
i tuoi ormoni come alibi per accettare tuoi comportamenti che prima non
tolleravano. Poi ad un certo punto sopraggiunge la “sindrome da contenitore” perché
non sei più tu, sei una pancia che cammina e molti quasi non si interessano più
a te, ma solo a ciò che è dentro di te e non è solo la tua impressione!
A
pensarci così, a freddo, ti vien da ridere, sembra una barzelletta, ma certi
giorni in cui la stanchezza si fa sentire un po’ di più, è davvero difficile
sorridere finchè non senti un movimento repentino dentro di te che è come se
dicesse: “mamma non pensare, ci sono io qua a volerti bene!”
Pertanto:
Auguri a tutte le mamme, a quelle che aspettano, a quelle che lo sono già e a
quelle che lo saranno in futuro! Auguri perché, sull’esempio di Maria, vero
tabernacolo vivente, sappiano in ogni momento trovare nel loro cuore la forza
per conoscere quello che nessuna scuola, nessun altro, potrà mai prepararti ad
affrontare!
(Fonte:
“U ceru” nr. 04 luglio-agosto 2013 Parrocchia Maria SS.Assunta- Martano (LE))
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