Ecco la seconda parte della lettera "Le domande di fondo"
La pandemia di origine cinese da Covid19, diffusasi nel mondo a partire dal febbraio del 2020, rappresenta un tempo forte che spinge molti a misurarsi con le proprie fragilità, a riflettere e a rispondere a domande sul senso della vita.
Nascono così le cosiddette echo chamber, vere e proprie trappole del pensiero e della ricerca della verità, in cui si ascolta unicamente l'eco delle opinioni proprie e di chi la pensa come noi. Siamo di fronte a una società che fugge il silenzio per sfuggire alle domande di senso della vita a cui non è in grado di dare risposte. E' una società che corre veloce, che non dorme mai, che non è mai in silenzio perché ne ha paura (del silenzio).
Il cardinale Robert Sarah nella sua splendida conversazione con Nicolas Diat afferma: <<Oggi troppo pochi sono i cristiani che accettano di rientrare in sé stessi per guardarsi dentro e lasciarsi guardare dentro da Dio. Ribadisco: sono troppo pochi coloro che accettano di confrontarsi con Dio nel silenzio, di lasciarsi infiammare in questo grande faccia a faccia. Uccidendo il silenzio, l'uomo uccide Dio. Ma allora, chi aiuterà l'uomo a tacere? Il suo cellulare suona in continuazione, le sue dita e il suo spirito sono sempre occupati a inviare messaggi ... il gusto della preghiera è probabilmente la prima battaglia della nostra epoca>>.
- La modernità come congiura contro la contemplazione.
E'
un mondo che impedisce la riflessione in generale e la contemplazione del
reale, del creato e in definitiva del Creatore. Lo scrittore francese Georges
Bernanos (1888-1948) scrive: <<Non si capisce assolutamente niente della
civiltà moderna se non si ammette per prima cosa che essa è una congiura
universale contro qualsiasi specie di vita interiore>>.
Congiura contro la contemplazione e contro una relazione corretta con Dio, con le persone e con le cose per arrivare a rivoluzionare anche il rapporto con sé stessi.
L'autorevolezza
è stata soppiantata dalla celebrità, i sapienti dagli influencer.
Si
finisce per seguire specularmente i rumori del giorno amputandosi dal passato,
dai ricordi significativi sia personali sia sociali; e un uomo separato dal suo
passato, un uomo che non ha più ricordi, è la preda più facile ed ambita da
ogni totalitarismo.
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