sabato 25 aprile 2020

RADICI DELL'EUROPA - Parte 2


SITUAZIONE ODIERNA

            Col razionalismo che si fa avanti nell'Età Moderna si passa dal concetto di "persona" al concetto di "individuo" che diventa nei nostri tempi individualismo. In Europa il nuovo modello culturale è la scienza, che parte dal 1600 con Galileo Galilei. La "figlia-scienza" si è ribellata alla "madre-filosofia" e si è spinta addirittura a misconoscerla, se non a ripudiarla. 



            Il nichilismo e la crisi dei valori non sono altro che l'altra faccia della crisi della filosofia, oltre che dell'oblio della dimensione del religioso.

            La televisione produce immagini e cancella i concetti, ma così atrofizza la nostra capacità astraente e con essa tutta la nostra capacità di capire. E' venuto meno il senso critico su ciò che ci propinano, e le coscienze dormono.

            L'Europa è nata dalla cura dell'anima, ed è morta perché la cura dell'anima si è lasciata cadere nuovamente nell'oblio.

            C'è da dire però che alcune cose della filosofia greca non coincidevano col pensiero cristiano, come per esempio, i greci erano più cosmocentrici che antropocentrici e poi il corpo, per i greci, era considerato negativamente (un carcere), mentre per il pensiero cristiano è considerato positivamente (corpo glorioso nella risurrezione).

            Perché siamo giunti a questo punto? La risposta è semplice: l'uomo, sulla base della scienza e della tecnica portate alle loro conseguenze estreme, è diventato capace di costruire e dominare le cose; per converso, non solo non ha saputo crescere in proporzione spiritualmente, dominando sé come domina le cose, ma ha in larga misura dimenticato se stesso, diventando vittima delle cose da lui stesso prodotte. Le stesse cosiddette "scienze umane" trattano l'uomo come "cosa", smarrendo così il senso della persona.

            Come mai si è pervenuti a smarrire in maniera così impressionante il concetto di uomo come persona? Si è giunti a questo punto per lo stesso motivo per cui si sono persi i grandi valori, e si è diventati ormai vittime del nichilismo, in modo più o meno inconsapevole. La ragione, abbandonata a se stessa, ha distrutto a uno a uno tutti i valori. I valori sono come una piramide con al vertice Dio e il divino che tutti li struttura. Eliminato Dio, si eliminano a poco a poco tutti i valori, con le conseguenze che ne derivano.

            Ma quanto anticipato ci aiuterà a comprendere meglio le devastanti conseguenze che sta producendo sulla nostra cultura la nuova tecnologia della comunicazione.

            Scienza e tecnica sollevano problemi maggiori di quanti ne risolvono. L'assolutizzazione della scienza e della tecnica ha alimentato nell'uomo la sua illusione di dominio; ma l'uomo non ha saputo crescere spiritualmente in proporzione, diventando in larga misura schiavo delle cose stesse che ha prodotto, e dimenticando se stesso.

            Abbiamo perso la regola della "giusta misura". E' la saggezza che forma l'uomo e lo rende davvero tale. Ma la società odierna tende, per assurdo, a considerare i puri dati di informazione superiori all'esperienza, alla maturità e quindi alla stessa "saggezza".

FONTE: Autore: Giovanni Reale; Titolo: Radici culturali e spirituali dell'Europa; Editore: Raffaello Cortina Editore.

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